Quando ho ricevuto lo script abbiamo discusso molto di quel che ci ricordava. Aveva qualcosa di simile a un vecchio film horror. Credo che Charlie Brooker mi abbia citato Duel e Lo squalo di Spielberg, e io ho capito bene cosa intendeva.
Tra le altre ispirazioni Slade ha citato Non aprite quella porta. Quindi ha proseguito puntualizzando le differenze che rendono molto particolare questo episodio rispetto al solito Black Mirror:
Non so se c’è un altro episodio ambientato dopo che qualcosa di così grosso è accaduto. Noi entriamo in un mondo pesante, dove tutto è distrutto e l’umanità si sta disgregando. E ho pensato che quella pesantezza poteva essere restituita anche facendo sembrare come se tutto fosse fatto d’argento. Per certi versi, avevamo così tanta storia e personaggi con cui lavorare, che non era così importante quello che accadeva. L’umanità qui è arrivata ad un punto in cui utilizza robot militari per proteggere le merci più importanti. E non mi sembra una cosa così improbabile.
Nel finale di episodio si scopre che l’oggetto che la donna cercava di rubare era un orsacchiotto di peluche. David Slade ha rivelato che nelle intenzioni iniziali di Brooker questo doveva essere un Game Boy o qualcosa di simile, e che è stato lui a modificare quel particolare.
Doveva essere qualcosa di soffice, che si potesse toccare e stringere a sé, per avere conforto.
Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!
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Tutti gli episodi sono stati scritti da Charlie Brooker. Tutte le notizie e gli approfondimenti sulla serie sono disponibili nella nostra scheda.
Fonte: tvguide
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