John ha sottolineato:
La mia paure più grande è che ero troppo vecchio. Sapevo che le persone avrebbero avuto dei problemi con la mia età. E ho dovuto superarla.
Cho ha ribadito:
Non sono una persona che dice che l’età è solo un numero o qualcosa di simile. Sarebbe stato più dura fisicamente. E avrei avuto un aspetto diverso rispetto a un venticinquenne. A un certo punto l’opportunità era ‘Sì o no, lo vuoi fare?’. E volevo recitare nella serie, quindi non mi sarei impedito di lavorare allo show.
Cho ha ribadito che essere più “anziano” rispetto all’età del personaggio ha avuto i suoi lati positivi:
Per prima cosa non avrei potuto interpretarlo quando avevo 27 anni. Forse sarei stato più adatto fisicamente, ma per quanto riguarda la mia disciplina sono stranamente più adatto ora. Non penso avrei reso giustizia alla profondità emotiva che abbiamo provato a dare a Spike.
La star di Cowboy Bebop ha sottolineato:
Ciò in cui sono migliori i giovani attori è la rabbia. E quello potrebbe essere stato un elemento più marcato nel personaggio. Ciò in cui sono migliore, essendo più anziano, è mostrare debolezza, vulnerabilità e amore. Queste cose sono per me più accessibili. Personalmente avrei preferito la versione che sono in grado di fare ora, ma quello è il mio gusto.
Cho si era poi infortunato sul set e non ha esitato ad ammettere che aver bloccato per mesi le riprese è stato qualcosa che gli è dispiaciuto molto:
Mi sono sentito davvero in colpa perché ho deluso la produzione, il mio cast, e la troupe in Nuova Zelanda che aveva un lavoro e il giorno dopo no.
La star ha però assicurato di aver preso davvero seriamente il suo ruolo e ha cercato di dare il meglio ogni giorno, cercando di rimediare alla pausa forzata a cui aveva obbligato la produzione.
I fan dovranno attendere il 19 novembre per vedere gli episodi di Cowboy Bebop e decidere se l’interpretazione di John è stata all’altezza delle aspettative.
Che ne pensate delle dichiarazioni di John Cho sulla serie? Lasciate un commento!
Fonte: IndieWire
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