La terza e ultima stagione di Dead To Me è da poco disponibile su Netflix, concludendo le vicende della due amiche del cuore Jen e Judy. Per l’occasione, la creatrice dello show, Liz Feldman, e le due protagoniste, Linda Cardellini e Christina Applegate hanno commentato il finale in un’intervista con Variety. Ovviamente non proseguite la lettura se non volete incappare in spoiler.

Nell’ultima stagione, Judy (Cardellini) scopre di avere il cancro. Mentre si sottopone alla chemioterapia, ammette di non essere in grado di avere figli. Nel frattempo, Jen (Applegate), che le sta accanto per tutto il trattamento, rimane incinta del figlio di Ben (James Marsden). Dopo che Judy confessa l’omicidio di Steve, commesso da Jen al termine della prima stagione, le due amiche si recano nella proprietà di Steve sulla spiaggia del Messico. Judy convince così Jen a essere onesta con Ben riguardo al bambino e a tutto ciò che accadrà. La serie si conclude con Jen, Ben e i suoi figli nel giardino di casa e lei che gli dice che deve dirgli qualcosa. All’improvviso, lo schermo diventa nero.

Un finale dunque molto “sospeso” che Feldman motiva così:

Volevo che il finale fosse ancora molto simile alla serie. Non volevo mettere un punto fermo troppo sottile a nulla. Questo show finisce sempre con un’ellissi. Non volevo allontanarmi da questo. La mia esperienza con il lutto è che non sai cosa succede. Ecco perché è così duraturo, perché il lutto è così difficile da elaborare. Perché non si sa, non si hanno le risposte. Non sai dove mettere i tuoi sentimenti, devi solo sentirli. Volevo che le persone sentissero i loro sentimenti, ma anche che provassero un po’ di gioia.

Quindi Jen ha detto a Ben di Steve, e lui l’ha perdonata? “Penso che questo sia un aspetto da esplorare per voi e per il pubblico. Se avessi voluto esplorarlo, l’avrei fatto“, aggiunge.

Cardellini, che recentemente ha svelato la sua reazione al finale (qui le sue dichiarazioni) racconta invece di come questo metta al centro un sentimento provato più volte nella sua vita :

Penso che ci sia questa cosa del lutto che [accade] ogni volta che qualcuno a me vicino se n’è andato e quella persona è incredibile, una sorta di marchio indelebile sulla tua vita che non puoi spiegare a qualcuno… Mi sembra che l’essenza di Judy sia così. La sua scomparsa alla fine è come dire: “Jen come potrà mai spiegare chi era quella persona? Come potrà mai provare a dire a qualcuno com’era avere quella persona nella sua vita?” È una persona così strana, un folletto con cui ha vissuto questi eventi folli.

Mi sembra che la perdita sia proprio questo. Ogni volta che ho perso qualcuno, mi sono chiesta: “Come faccio a spiegare chi è questa persona a mio figlio, che non ha mai avuto la possibilità di conoscerla? Come faranno a capire cosa significa questa persona per me“? Quando Judy non c’è più, credo che rimanga quella sensazione di dolore, come se non potessi riaverla indietro e non potessi più spiegarla, ma la vita cresce e va avanti da quel punto.

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FONTE: Variety

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