Disney dovrà affrontare una nuova battaglia legale intentata dagli investitori dopo l’accusa di aver condiviso informazioni false riguardanti i costi legati alla piattaforma di streaming e alle perdite economiche subite.

I documenti presentati da Stourbridge Investments il 23 agosto sostengono che la società abbia rilasciato dichiarazioni fuorvianti e abbia omesso dei dati importanti riguardanti la situazione economica di Disney+, violando quindi i loro impegni nei confronti degli investitori a partire dal 10 dicembre 2020.
Tra le persone coinvolte ci sarebbero quindi l’ex CEO Bob Chapek, l’ex CFO Christine McCarthy, Kareem Daniels che si occupava di Media & Entertainment Distribution, Bob Iger e altri manager.

Nella causa si sostiene che per nascondere i dati falsi si sarebbero ideati modi per nascondere le reali perdite subite da Disney+ e far sembrare sostenibile la crescita degli abbonati alla piattaforma prevista per il 2024, spostando di proposito delle spese dalla piattaforma di Disney+ ad altre realtà.

Proprio la situazione, al centro di altri procedimenti legali e polemiche, avrebbe portato alla scelta di rimuovere Chapek dal suo ruolo nel 2022 e alla richiesta di un ritorno di Bob Iger, il cui contratto è stato esteso fino al luglio 2026. Il ritorno del CEO ha portato alla rimozione di molte iniziative ideate da Chapek con lo scopo di diminuire i costi previsti per i contenuti da proporre sulla piattaforma di streaming e creare inoltre una struttura di distribuzione centralizzata.

Disney, nonostante le recenti perdite pari a 512 milioni di dollari legate alla piattaforma, sostiene ancora che Disney+ genererà dei profitti entro la fine del 2024, prospettiva che non sembra essere supportata da dati confermati dagli analisti.
Stourbridge ha inoltre richiesto che i vertici dello studio prendano i dovuti provvedimenti per rispettare le leggi in vigore e proteggere gli investitori da eventi come quelli accaduti in passato.

Fonte: Deadline

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