La serie Fear the Walking Dead si è conclusa con la stagione 8 e gli showrunner Ian Goldberg e Andrew Chambliss hanno commentato gli eventi proposti sul piccolo schermo nel finale.

Non proseguite con la lettura se non volete anticipazioni!

Alycia Debnam-Carey aveva espresso il suo interessamento a un possibile ritorno, ma i realizzatori della serie avevano qualche timore legato alla possibilità che il suo cameo non venisse realizzato a causa degli impegni dell’attrice in altri progetti. Chambliss ha raccontato:

Abbiamo provato a rimanere in comunicazione con lei e tenerla aggiornata sulla direzione in cui si stava evolvendo la storia. E, mentre ci stavamo avvicinando alle date previste per le riprese, siamo stati fortunatamente in grado di sistemare tutto. Ma sì, stava lavorando ad altri show. Era in Australia, quindi ci sono state molte telefonate e tentativi di rimanere aggiornati, ma ci siamo assicurati di riuscire a girare quel cameo perché era così importante.

Ian Goldberg ha poi spiegato che per l’epilogo si è cercato di far chiudere il cerchio ai protagonisti, in particolare Madison. Il personaggio interpretato da Kim Dickens è stato quindi messo alla prova in vari modi:

Penso che tutti i personaggi di Fear facciano fatica e siano alle prese con una specie di pragmatismo attraverso l’apocalisse, e devi pensare a cosa è sicuro e come si possa rimanere in vita, invece che cosa ti spinga a voler sopravvivere e a lottare. E quella domanda guida Madison, alla fine, verso una situazione all’insegna della profonda disperazione e oscurità prima che si renda finalmente conto che ci sono delle cose per cui vale la pena lottare e che rimangono anche dopo la tua morte se lotti. E quell’eredità sopravvive in lei, in Alicia, Tracy e tutti i personaggi. Quindi il nostro vero obiettivo è stato di concludere la serie in una situazione all’insegna della speranza.

Chambliss ha quindi sottolineato che con l’episodio finale della serie si è inoltre voluto ricordare il potere della narrazione mostrando come i personaggi abbiano tramandato ad altre persone e alle generazioni successive le storie delle gesta compiute da persone come Madison e i loro sacrifici:

Allla fine vediamo come quello riaccenda la piccola fiamma in Tracy. E alla fine quello porta all’incontro tra Madison e Alicia. Credo che in alcuni modi, forse in modo non consapevole, stessimo commentando come le storie possano dare alle persone speranza. E penso sia stato quello che abbiamo sempre cercato di fare con Fear: raccontare storie sulle persone che trovano speranza in un mondo davvero oscuro.

I due showrunner hanno poi spiegato che inizialmente avevano previsto 22 giorni di riprese, ma hanno dovuto ridurre a 12, tagliando molte scene, mantenendo però la storia che volevano raccontare.
Chambliss ha infine parlato della possibilità che in futuro vengano realizzati degli spinoff:

Abbiamo realmente cercato di delineare queste storie in modo che gli spettatori avessero la sensazione fosse una conclusione soddisfacente. Ma volevamo inoltre creare questa sensazione che ci sia un prossimo capitolo nella vita di tutti questi personaggi, a prescindere che lo si possa vedere. Quella è una domanda per Scott Gimple e per AMC, ma penso che ci sia decisamente molto spazio per far continuare a crescere e sviluppare questi personaggi.

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Fonte: ComicBook