Gli autori e produttori della serie House of the Dragon hanno parlato delle differenze tra la serie prequel e Game of Thrones per quanto riguarda elementi come la rappresentazione delle tematiche potenzialmente più controverse, tra cui la diversità e le scene di sesso.

Casey Bloys ha sottolineato:

Le serie sono un prodotto del loro tempo e ora c’è molta più consapevolezza di cosa stiamo rappresentando e perché, e di chi ne sta parlando.

Il regista Miguel Sapochnik ha aggiunto:

Non eravamo in una situazione in cui abbiamo detto ‘Dobbiamo realizzare la serie su questo argomento’. Ma piuttosto è qualcosa in cui abbiamo capito cosa avevamo di fronte a noi.

Olivia Cooke ha sottolineato che in alcune scene i personaggi femminili sono in una situazione molto particolare:

Siamo circondate da personaggi maschili che si comportano da idioti. E sappiamo che se tutti questi uomini se ne andassero, se rimanessimo io ed Emma D’Arcy, il regno starebbe bene. Si tratta dell’ingerenza, del pavoneggiarsi e dell’ego che confondono completamente tutto.

Nella serie c’è inoltre spazio per la maternità e per i pericoli che circondano quella situazione per le donne dell’epoca in cui si svolge la storia. Sapochnik ha aggiunto:

In epoca medievale, dare alla luce un figlio era violenza. Ed è pericoloso: hai il 50% di possibilità di sopravvivere. Abbiamo un certo numero di nascite nella serie e in pratica abbiamo deciso di dare loro diverse tematiche ed esplorarle da diverse prospettive nello stesso modo in cui ho realizzato alcune battaglie di Game of Thrones.

La produzione ha inoltre scelto di mostrare meno scene di sesso, nonostante si faccia capire come per i Targaryen la sessualità fosse un elemento trattato con nonchalance. Nel mondo creato da George R.R. Martin ci sarà ancora spazio per la violenza sessuale. Il regista ha sottolineato:

Ci siamo avvicinati a quell’elemento in modo attento, rispettoso e non siamo rimasti distanti. Punteremo i riflettori su quell’aspetto. Non si può ignorare la violenza che era stata compiuta sulle donne dagli uomini in quell’epoca. Non dovrebbe essere sminuita e non dovrebbe essere glorificata.

Nella serie House of the Dragon si darà inoltre maggiore spazio per la diversità nonostante la famiglia Targaryen sia “la più bianca” di quella realtà.
Lo sceneggiatore Ryan Condal ha dichiarato:

Sapevamo fin dall’inizio che volevamo cambiare quella conversazione. Il mondo è cambiato molto tra il 2011 e il 2021 e abbiamo fatto ciò che gli spettatori si aspettano di vedere. Le conversazioni che io e Miguel abbiamo avuto sono state ‘Come creiamo un cast diverso per House of the Dragon e al tempo stesso possiamo farlo in un modo che sembri naturale nel mondo e non per assecondare o come simbolo, e al tempo stesso non mostrarli come pirati, schiavi e mercenari?

I filmmakeer hanno ad esempio scelto Steve Toussaint per il ruolo di Lord Corlys Velaryon, ovvero Il Serpente di Mare, che tra le pagine è bianco.

Quattro delle dieci puntate, inoltre, sono state dirette da donne (Clare Kilner e Geeta Panel), e sono stati lanciati dei programmi per individuare nuovi talenti provenienti da realtà poco rappresentate, in modo da dare spazio alla diversità.

Che ne pensate delle differenze tra House of the Dragon e Game of Thrones per quanto riguarda le scene di sesso e la diversità? Lasciate un commento!

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: The Hollywood Reporter