Per i fan della trilogia cinematografica di Il Signore degli Anelli firmata da Peter Jackson non sarà facile identificare il prode Aragorn con qualcuno che non sia Viggo Mortensen, che diede corpo e anima al personaggio nei celebri film usciti tra il 2001 e il 2003.

Com’è noto, tuttavia, Amazon sta preparando un monumentale adattamento televisivo del capolavoro di J. R. R. Tolkien, affidato alla penna di JD Payne e Patrick McKay. Non ci sono molte notizie in merito alla trama della serie, ma a quanto pare una parte importante sarà dedicata proprio alla giovinezza di Aragorn.

In un’intervista a Collider, Mortensen ha quindi elargito qualche consiglio all’attore che interpreterà il ruolo dell’eroico ramingo. Mortensen ha chiarito che non ha letto le sceneggiature della serie tv, ma ha offerto un saggio consiglio a chiunque affronti un ruolo nell’adattamento di Tolkien:

 “Gli direi non solo di leggere il libro molto accuratamente, quel gigantesco volume che è Il Signore degli Anelli, ma anche di leggere qualche saga nordica. Si possono trovare molti indizi sulle fonti d’ispirazione di Tolkien. Per esempio, la storia di Sigurd [Sigfrido, ndr] l’uccisore di draghi e la saga dei Volsunghi. Gli direi di leggere questo.”

Un altro suggerimento da parte dell’attore di origini danesi è di guardare i film di Akira Kurosawa. L’attore ha anche parlato del suo inusuale processo di preparazione per il primo film della trilogia, per il quale ha avuto solo poche ore di preparazione dopo aver sostituito l’attore irlandese Stuart Townsend; un’esperienza piuttosto insolita per Mortensen, che preferisce un approccio meticoloso alla preparazione.

Il Signore degli Anelli è stato un caso in cui ho sostituito un attore mentre le riprese erano già in corso – non solo, ma provavano da mesi imparando tutte le abilità che dovevano avere per i film – abilità linguistiche, parlare l’Elfico, maneggiare la spada, andare a cavallo, tutte queste cose. Ero un po confuso, perché ho accettato e sono salito su un aereo, ho fatto un volo di 13 ore e stavo guardando il romanzo originale, che non avevo mai letto. Ma quando ho iniziato a leggerlo, ho pensato “Beh, c’è qualcosa”. C’è sempre qualcosa a cui attingere. Avevo letto, da bambino, storie su vichinghi e saghe e cose nordiche, e c’era qualcosa di familiare; per fortuna, quando ho iniziato a girare ho dovuto affrontare sequenze prettamente fisiche, senza dialoghi particolari. Quindi era come combattere con le spade, così ho potuto bagnarmi i piedi prima di iniziare a parlare. Non era l’ideale, ma mio figlio voleva a tutti i costi che lo facessi; all’epoca aveva 11 anni, e questo mi spinse oltre il mio limite per dire “Sì, d’accordo”. Ovviamente, sono felicissimo d’averlo fatto. Mi ha aperto molte porte e ci siamo davvero molto divertiti a realizzare quei tre film. Ma non ho iniziato a lavorare nelle condizioni “ideali” per me. A volte ho detto di no perché non ero in grado di rendere giustizia al ruolo.”

In attesa di ulteriori notizie in merito alla serie tv di Il Signore degli Anelli, potremo goderci Mortensen, nel film Green Book di Peter Farrelly, che lo vede al fianco di Mahershala Ali e racconta l’amicizia tra un buttafuori e un pianista nell’America negli anni ’60.

Fonte: Collider

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