Frank Langella è stato licenziato dalla produzione della serie La caduta della casa degli Usher e ha ora parlato pubblicamente di quanto accaduto, respingendo le accuse di comportamento inappropriato, intervenendo su Deadline.

L’attore ha dichiarato:

Sono stato cancellato. Semplicemente così. Nella follia crescente che attualmente pervade il nostro settore, non avrei potuto immaginare che le parole ‘danno collaterale’ mi sarebbero cadute addosso. Hanno portato un peso che non mi aspettavo di dover sopportare negli ultimi decenni della mia carriera. Ed è arrivato anche un inaspettato senso di grave pericolo.

Langella ha poi proseguito spiegando che dopo essere stato licenziato il 14 aprile, il suo primo istinto è stato quello di incolpare e cercare vendetta. Tutti gli esperti che ha contattato, anche dal punto di vista legale, gli hanno consigliato di non fare la vittima, non fare causa, firmare l’accordo e non parlare, presentarsi ai talk show mostrando umiltà e dicendo di aver imparato molto, ovviamente chiedendo sempre scusa.
Langella sostiene che il ruolo nella serie era grandioso e che aveva iniziato a pensare fosse un modo perfetto per concludere la propria carriera. Frank ha quindi raccontato:

Il 25 marzo stavo girando una scena d’amore con l’attrice che interpreta la mia giovane moglie. Entrambi eravamo totalmente vestiti. Io ero seduto su un divano e lei era in piedi di fronte a me. Il regista ha detto ‘cut’. L’attrice ha detto ‘Mi ha toccato la gamba. Non era nei dettagli della scena’. Si è poi girata e se ne è andata dal set, seguita dal regista e dal coordinatore d’intimità. Ho provato a seguirla, ma mi è stato chiesto di ‘lasciarle un po’ di spazio’. Ho aspettato per circa un’ora e poi mi è stato detto che non sarebbe ritornata sul set e abbiamo chiuso la giornata di lavoro. Poco dopo è iniziata un’indagine. Circa una settimana dopo, le Risorse Umane mi hanno chiesto di parlarmi al telefono.

L’attore ha spiegato che una dipendente di Netflix gli ha posto alcune domande:

Mi è stato detto ‘Prima dell’inizio delle riprese della scena d’amore il 25 marzo, il nostro coordinatore di intimità ha suggerito dove avreste dovuto posizionare le mani. Ci è stato riferito che ha risposto ‘Questo è assurdo!”. Ho risposto ‘Sì. L’ho fatto. E continuo a pensarlo’. Era una scena d’amore. Legiferare il posizionamento delle mani, secondo me, è ridicolo. Mina l’istinto e la spontaneità. Verso la fine della nostra conversazione mi ha suggerito di non contattare la giovane attrice, il coordinatore di intimità o chiunque altro. Mi ha detto ‘Non vogliamo rischiare ritorsioni’. Quando ho accennato al fatto che non era certamente mia intenzione mi ha interrotto dicendo ‘L’intenzione non è la nostra preoccupazione. Netflix affronta solo l’impatto’.

Frank Langella ha poi rivelato alcune delle accuse fatte nei suoi confronti:

Quando sei il protagonista è richiesto, secondo me, che tu dia un esempio mantenendo l’atmosfera leggera e amichevole. Tuttavia queste sono alcune delle accuse: 1. Ha detto una battuta spinta, 2. Alle volte mi ha chiamata ‘piccola’ o ‘dolcezza’, 3. Mi ha abbracciata o toccato la spalla. Il nostro produttore mi ha spiegato: ‘Non puoi farlo, Frank. Non puoi scherzare. Non puoi fare dei complimenti. Non puoi toccare. È un nuovo ordine’.

L’attore ha spiegato che il 13 aprile era stata pubblicata una notizia in cui si dichiarava che era stato licenziato per aver accarezzato una giovane attrice, poi fuggita dal set, durante le pause delle riprese. Langella ha sottolineato che era una ricostruzione falsa e una bugia. Il nome dell’attrice era stato riportato ed era quella che lo aveva accusato di averle toccato la gamba durante i ciak. Il giorno dopo il sito aveva corretto la notizia dichiarando che non era stato licenziato, ma al centro dell’indagine, e il nome della collega era scomparso.
Poche ore dopo è stato licenziato:

Non mi è stata data la possibilità di parlare con i responsabili di Netflix. La mia richiesta di incontrare di persona l’attrice è stata negata. I registi e il produttore hanno smesso di rispondere alle mie email e alle mie telefonate. Dopo 30 minuti dal mio licenziamento, una lettera è stata inviata al cast e alla troupe, e un comunicato stampa è stato inviato immediatamente. A me e ai miei portavoce non è stata data l’opportunità di commentare o collaborare.

Langella sostiene di aver subito dei danni incalcolabili tra cui aver perso un ruolo elettrizzante, l’opportunità di futuri guadagni e probabilmente dover affrontare un periodo in cui non verrà assunto. Netflix, inoltre, non lo ha ancora pagato per i tre mesi di lavoro compiuti. Frank, soprattutto, ha sottolineato che la sua reputazione è stata macchiata:

Queste umiliazioni sono, nella mia mente, la vera definizione di comportamento inaccettabile. La cancel culture è l’antitesi della democrazia. Proibisce la conversazione e il dibattito. Limita la nostra capacità di ascoltare, mediare e scambiarci prospettive in opposizione. Più tragicamente, annienta il giudizio morale. Questo non è corretto. Questo non è giusto. Questo non è americano.

Che ne pensate delle dichiarazioni di Frank Langella sul licenziamento dalla serie La caduta della casa degli Usher? Lasciate un commento!

Fonte: Deadline

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