La HBO spese oltre 30 milioni per il pilot del prequel di Game of Thrones cancellato
Bob Greenblatt parla della serie prequel di Game of Thrones con Naomi Watt, per il quale la HBO spese 30 milioni per il pilot
Scritta da Jane Goldman e diretto da S.J. Clarkson, la serie vedeva Naomi Watts tra i protagonisti e si preannunciava come un progetto estremamente ambizioso e costoso. Ora, grazie al libro Tinderbox: HBO's Ruthless Pursuit of New Frontiers scritto dal giornalista James Andrew Miller, scopriamo nuovi dettagli sulla travagliata produzione. Stando alle parole dell'ex chairman dell'area entertainment di WarnerMedia Bob Greenblatt, il pilot non funzionava per niente:
Per il progetto successivo si decise di non procedere ordinando un pilot e poi la serie, ma ordinando direttamente la serie, e così è nata House of the Dragon, creata da Ryan Condal (Colony) e Miguel Sapochnik:Quando arrivai avevano speso più di trenta milioni di dollari su un pilot di un prequel di Game of Thrones. Qualche mese dopo mi fecero vedere un premontato, e mi ritrovai a dire al capo della HBO Casey Bloys: "Questo progetto non funziona, non è al livello della serie originale". Devo dire che lui fu d'accordo con me, il che fu un sollievo per me. Quindi sfortunatamente dovemmo cancellare la serie. La pressione era altissima, era necessario che venisse bene e non penso che avrebbe funzionato.
Si tratta di un approccio diverso da quello "tradizionale", e più vicino a quello utilizzato dalle piattaforme streaming, che non partecipano alla "pilot season" e ordinano intere stagioni o miniserie in blocco. Per Il Trono di Spade, invece, venne girato un pilot nel 2009 (e poi in parte rimaneggiato).Sono io ad aver incoraggiato Casey Bloys a dare il via libera all'intera prima stagione. Gli ho detto: non rischiamo più 30 milioni di dollari in un pilot. Non possiamo più spendere 30 milioni per un pilot e poi buttare via tutto. Quindi ho detto: non facciamo un semplice pilot. Facciamo una serie tv straordinaria che ci soddisfi, mettiamola in cantiere. Oppure non facciamola proprio.
Fonte: Insider