Netflix ha sospeso ufficialmente la piattaforma streaming in Russia come ritorsione per l’invasione dell’Ucraina. Si tratta dell’ennesimo servizio che è stato sospeso nel paese, e la fase finale della riduzione delle attività da parte del colosso dell’intrattenimento dopo che qualche giorno fa aveva annunciato di aver fermato tutte le produzioni e le acquisizioni future dalla Russia, in linea con quanto annunciato anche dalle altre major di Hollywood. Si tratta di una conseguenza abbastanza inevitabile dell’isolamento economico al quale è stato sottoposto il paese: anche solo l’esclusione dal sistema di pagamento SWIFT avrebbe comunque reso impossibili le transazioni fuori dalla russia. Netflix stava lavorando a quattro produzioni originali russe, inclusa una serie thriller diretta da Dasha Zhuk le cui riprese erano in corso. Recentemente, poi, Netflix aveva rifiutato di trasmettere 20 canali di propaganda sulla sua piattaforma come invece richiesto dalla nuova legge russa.

Netflix aveva iniziato le proprie attività nel paese nel 2016 come joint venture con il National Media Group, e da allora la piattaforma era cresciuta lentamente, arrivando a circa 1 milione di abbonati (in tutto il mondo ne ha 222).

Recentemente il servizio ha annunciato di voler rendere visibile gratuitamente il suo documentario Winter on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom, uscito nel 2015.

Fonte: Reuters

 

I film e le serie imperdibili