Netflix ha attivato una nuova funzione che rappresenta il primo passo verso la stretta annunciata contro la condivisione dell’account tra persone diverse.

Si tratta del trasferimento del profilo. Se lo si attiva dalle proprie impostazioni, dopo un paio di giorni si riceve questa mail:

Ottime notizie! Il trasferimento di profilo è ora completamente abilitato e disponibile per gli altri utenti del tuo account.

Ora gli utenti del tuo account possono trasferire un profilo sul loro abbonamento a pagamento, inclusi i suggerimenti, la cronologia di visione, La mia lista, i giochi salvati, le impostazioni e altro. Non trasferiremo mai i tuoi dati di pagamento e i profili Bambini non possono essere trasferiti. Tutti i giochi salvati e i progressi di gioco collegati a un profilo saranno trasferiti sul nuovo account.

Hai sempre il pieno controllo del tuo account. Clicca qui per disattivare i trasferimenti di profilo oppure disattiva la funzionalità sul sito web accedendo al tuo account.

In questa pagina del centro assistenza si entra nel dettaglio di come funziona il trasferimento di profilo, spiegando per esempio che nei profili protetti da PIN bisogna prima rimuovere il codice e poi procedere con il trasferimento. Dopo il trasferimento, i profili rimangono comunque nell’account originario, da cui poi il proprietario potrà rimuoverli. Inoltre, si specifica che il trasferimento di profilo può avvenire SOLO verso un nuovo account, e mai verso un account esistente. Inoltre, i profili Bambini NON possono essere trasferiti.

Perchè è importante che sia stata lanciata questa funzione

Da circa un anno Netflix sta testando delle modalità per limitare la condivisione degli account: si stima infatti che circa 100 milioni di persone utilizzino il servizio “appoggiandosi” all’account di amici, colleghi o parenti che non appartengono al loro nucleo famigliare. Ma la condivisione della password e la creazione dei vari profili in un account è autorizzata unicamente per chi vive nello stesso nucleo famigliare: finora Netflix ha chiuso un occhio su chi condivideva le password, forse perché la cosa contribuiva ad accrescere la popolarità del servizio streaming nel mondo. Ora però che la crescita del numero di abbonati globali sta rallentando, toccando apparentemente una sorta di plateau (tra i 220 e i 225 milioni), l’azienda è concentrata sul ricavare il più possibile da ciascun account, aumentando l’ARM (il profitto medio per account). Ecco spiegato il lancio del piano Base con pubblicità, per rendere più redditizio (al momento) il piano Base che è il meno costoso, ed ecco spiegata la stretta verso chi condivide le password.

L’idea è di lanciare, nel 2023, una maggiorazione nel prezzo dell’abbonamento per ciascun utente che vive al di fuori del nucleo famigliare (si parla di circa 3 dollari). Una maggiorazione che è stata già testata in Sud America, dove si concentra percentualmente il maggior numero di abbonati che condividono le password.

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