Un cliente di Amazon ha lanciato una class action contro Prime Video come conseguenza dell’introduzione degli spot pubblicitari sulla piattaforma streaming negli Stati Uniti e di un sovrapprezzo di 2,99 dollari al mese per continuare a non vederli. L’accusa è di violazione dei termini contrattuali e di pubblicità ingannevole.

La causa, intentata qualche giorno fa in California e a Washington, è incentrata sulla modifica nei termini contrattuali che è avvenuta recentemente negli Stati Uniti (e che avverrà nel resto del mondo nel corso del 2024, Italia inclusa). Prima di gennaio, gli abbonati ad Amazon Prime pagavano 14.99 dollari al mese o 139 dollari all’anno per una serie di servizi, tra cui la possibilità di vedere film e serie tv su Prime Video senza pubblicità. Da adesso, invece, è necessario pagare 2.99 dollari aggiuntivi al mese per vedere Prime Video senza spot.

Ad Amazon si contesta il fatto che i clienti che si sono abbonati a Prime Video prima della fine di dicembre lo hanno fatto convinti che la piattaforma sarebbe stata disponibile senza pubblicità, come ha sempre fatto dal lancio nel 2011 al 2024. In particolare, chi ha sottoscritto l’abbonamento annuale qualche mese fa ora ha visto cambiare i termini contrattuali prima che il proprio contratto sia scaduto.

La class action chiede almeno 5 milioni di dollari di risarcimento e un intervento della corte a favore di chi si è abbonato prima del 28 dicembre 2023.

Fonte: THR

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