La nuova serie Red Rose è arrivata su Netflix e ha al centro un’app che sembra la causa del suicidio di alcuni teenager. I protagonisti Wren, Noah, Ash, Taz, Antony e Jaya scoprono poi degli aspetti ancora più pericolosi.
Per chi avesse le idee confuse dopo la visione, ecco come è nata l’app.

Ovviamente non proseguite con la lettura se non volete spoiler!

All’inizio Red Rose sembra avere a che fare con eventi sovrannaturali. Roch (Isis Hainsworth) pensa di riuscire a parlare con la madre defunta, seguendo gli ordini dati dall’app per evitare che vengano rivelati dei suoi segreti.

Nel quinto episodio si scopre così che a ideare l’app è stato Jacob Taylor (Charlie Hiscock), un coetaneo di un’altra scuola che voleva conoscere Alyssa, la prima vittima di Red Rose, per cui aveva una cotta. Jacob voleva usare le informazioni per convincere Alyssa che insieme sarebbero stati una coppia perfetta, quindi l’app non aveva in origine uno scopo mortale.
Jacob ha però concesso l’accesso al Giardiniere che ha iniziato a tormentare le vittime, controllando tutto quello che era collegato alla connessione wi-fi nella casa di Alyssa. Le vittime hanno iniziato a essere sempre più spaventate e manipolate, situazione che ha portato alla loro morte.

L’app non ha alcun collegamento con forze sovrannaturali e non ha il potere di influenzare i fatti reali. Nella serie, tuttavia, si alimenta l’ipotesi che ci sia una “maledizione” mostrando come il programma, nonostante fosse stato cancellato, appaia successivamente nel telefono di qualcuno che vive a Tokyo.

Che ne pensate di come è nata l’app Red Rose? Pensate ci sarà una svolta sovrannaturale nel caso la serie ottenga il rinnovo?

Fonte: ScreenRant

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