In una lunga intervista pubblicata su Variety, la creatrice e head writer di She-Hulk: Attorney at Law Jessica Gao (che abbiamo intervistato anche noi) ha rivelato in maniera molto trasparente alcuni retroscena della realizzazione della serie, in particolare una serie di false partenze e di cambiamenti dovuti anche e soprattutto al problema degli effetti visivi (un tema evidenziato più volte nelle ultime settimane e che sta tormentando i Marvel Studios con accuse di sfruttamento).

Quanto sei stata coinvolta nel processo di creare She-Hulk con gli effetti visivi per capire le complicate logistiche di come sarebbe stata girata la serie e poi come sarebbe stato reso il personaggio?

Non quanto avrei voluto. Mentre scrivevamo la serie, credo che nessuno sapesse come avremmo fatto questo personaggio in CGI. Era un territorio inesplorato – nessuno aveva fatto qualcosa di simile prima d’ora. Lo abbiamo capito mano a mano. La Marvel funziona così. Gli effetti visivi sono un ambito nel quale hanno già il loro metodo, e la macchina continua ad andare avanti. Cerchi di inserirti il più possibile, ma a un certo punto sei costretto a farti da parte.

Ma quindi quanto eri consapevole di questa macchina nello scrivere le scene di She-Hulk, sapendo quanto sarebbero costate e quanto sarebbero state complicate? C’è stato un dialogo a riguardo?

Avevo prodotto delle serie tv prima, quindi una parte del mio cervello riflette sempre sui costi e pensa al line producer che mi incolpa per la sua ulcera. Nella sceneggiatura, quindi, ho sempre pensato a questo aspetto, ma non avevo alcuna idea di quanto sarebbe costata la CGI. Sapevo solo che costava. Fin dall’inizio ho chiesto a Kevin Feige: “Quanto possiamo spendere? Quanto devo fare attenzione? Dammi alcune linee guida” e lui rispondeva: “Se voglio vedere una serie intitolata She-Hulk, voglio vedere She-Hulk”. Ci ha dato carta bianca per scrivere quello che volevamo. E ricordo di aver pensato: “Spero di ricordarmi questa conversazione quando rimanderanno indietro i budget e mi faranno una scenata”.

E quindi quando sono tornati i budget cosa è successo? Ti hanno chiesto di rimaneggiare le cose in modo da abbassare i costi?

Sì. Una volta iniziata la pre-produzione e la produzione, una volta che tutti si sono messi a pensare a quanto sarebbe costato tutto quanto, ogni settimana mi chiedevano: “Puoi tagliare altre scene di She-Hulk? Puoi cambiare altre scene mettendoci Jennifer anziché She-Hulk? Puoi mettere più Jen?” A quel punto abbiamo dovuto cambiare moltissime cose all’ultimo minuto per trasformare She-Hulk in Jen. Anche in post-produzione abbiamo dovuto tagliare molte inquadrature in virtù del fatto che contenevano She-Hulk.

E cos’altro avete cambiato?

L’ordine degli episodi era piuttosto diverso – abbiamo cambiato un po’ di cose in post-produzione. Buona parte del pilot che vedete era in realtà l’episodio 8. Inizialmente avevamo aspettato la fine della stagione per rivelare la storia delle sue origini. La decisione è stata presa per molti motivi, ma soprattutto perché ci siamo resi conto che il pubblico voleva sapere questa cosa prima, sarebbe stato difficile farli affezionare al personaggio senza che sapessero le sue origini. […] Sicuramente questo cambiamento avrà fatto impazzire gli artisti degli effetti visivi. In generale, queste persone devono fare un lavoro impossibile. È una serie davvero imponente da questo punto di vista, e hanno i tempi strettissimi.

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