Shonda Rhimes è dovuta ricorrere alla vigilanza privata dopo le minacce di alcuni fan di Grey’s Anatomy. In un’intervista con The Sunday Times, la celebre autrice televisiva ha infatti rivelato:

I social sono cambiati. I fan hanno sentimenti appassionati, e a me è sempre andato bene. Capisco che considerano i personaggi loro amici. Erano anche i miei amici immaginari. È per questo che li scrivevo. E credo che le persone abbiano provato sentimenti molto forti per quello che è successo ai loro amici. Ma poi è diventato strano.

Dopo ogni finale di stagione del medical drama, doveva far parcheggiare un’auto della polizia davanti a casa sua per una settimana perché riceveva minacce di morte dai fan che non erano soddisfatti di come era finita la storia. “Diventavano cattivi. E non si sapeva mai chi si sarebbe offeso nel modo sbagliato“. Ma questo non è bastato: alla fine ha dovuto optare per una sicurezza privata 24 ore su 24 “perché la gente è pericolosa e strana“.

L’autrice ha adottato la sua prima figlia nel 2002, dieci anni dopo la seconda, mentre ne ha avuta una terza tramite maternità surrogata nel 2013. Le sue bambine hanno giocato un ruolo cruciale nel prendere tale decisione:

Volevo poter uscire dalla porta di casa e stare con i miei figli senza essere preoccupata. Mi svegliavo di notte per lo stress. Avevo degli amici molto disponibili che avevano avuto esperienze simili, che mi hanno permesso di mettere le cose in prospettiva e che erano convinti che se non puoi vivere normalmente, allora non sei in grado di vivere.

Ricordiamo che Rhimes ha lasciato il ruolo di showrunner della serie nel 2015, per dedicarsi ad altri progetti. Tra questi, Bridgerton, di cui la prima parte della terza stagione è in arrivo su Netflix il prossimo 16 maggio: qui potete vedere il trailer.

Trovate invece tutte le informazioni su Grey’s Anatomy nella nostra scheda.

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FONTE: The Sunday Times