Nelle scorse ore è stato pubblicato un articolo pieno di critiche a Martin Short, tra i protagonisti di Only Murders in the Building.

L’editoriale al vetriolo di Slate è una riflessione sui cinquant’anni di Short nel settore. Dà uno sguardo particolare ai vari personaggi che Short ha interpretato nel corso degli anni, da Franck Eggelhoffer ne Il padre della sposa a Oliver Putnam di Only Murders in the Building, descrivendoli come “personaggi esagerati” e “incredibilmente fastidiosi”. Lo scrittore afferma che Short farebbe qualsiasi cosa per far ridere e per accontentare il pubblico.

Un’altra importante critica rivolta a Short nel pezzo è stata la sua transizione dagli sketch al cinema. Lo scrittore sostiene che la transizione di Short è stata tutt’altro che fluida, sostenendo che sebbene abbia recitato in film decenti, si sono rivelati per lo più fallimenti al botteghino e altre volte è apparso in film decisamente brutti.

In difesa dell’attore però, sono intervenute diverse star di Hollywood, da Ben Stiller a Mark Hamill, tutti sostenendo che Short è un grande comico.

Ecco alcuni dei post in difesa alle critiche rivolte a Martin Short:

Martin Short è un genio della commedia. Fine della storia.

Trovo difficile da credere che la gente stia discutendo del fatto che Martin Short sia divertente. Notizia Flash: è divertente.

Quando ero bambino, mi avvicinai a Martin Short e gli dissi che amavo I TRE AMIGOS. Non avrebbe potuto essere più gentile con questo ragazzo fastidioso. Penso molto a quel momento.

Il famigerato articolo di Martin Short è pieno di clip o riferimenti a personaggi che lo scrittore trova in qualche modo fastidiosi, ma sono così divertenti che l’articolo diventa suo malgrado una lettera d’amore.

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Fonte: Screen Rant

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