Continuano le pressioni del governo inglese per inserire prima di The Crown un disclaimer che sottolinei come la serie sia un’opera di finzione, richiesta già rigettata da Netflix qualche giorno fa.

Oggi il ministro della cultura John Whittingdale (che ha ammesso di aver visto solo qualche episodio della prima stagione) ha informato una commissione parlamentare che “non sarebbe affatto dannoso” per Netflix rendere esplicito il fatto che sebbene la serie sia ancorata a fatti realmente accaduti, ciò che viene raccontato è “frutto della speculazione o dell’immaginazione di Peter Morgan”.

Il laburista Kevin Brennan aveva chiesto a Whittingdale se pensa che il pubblico inglese sia “così stupido da pensare che si tratti di un documentario”, al che il ministro ha risposto: “Spero di no. La maggior parte delle persone sa bene che le drammatizzazioni di eventi reali necessitano per forza di qualche speculazione. […] La quarta stagione, in particolare, tratta eventi più crudi e controversi, e coinvolgono persone come il Principe del Galles e i suoi figli. Non farebbe male, soprattutto perché si tratta di eventi che hanno generato dibattito ed emotività da entrambe le parti, aggiungere un disclaimer. Non è un male ricordare al pubblico che non si tratta di un resoconto basato su informazioni dall’interno, ma è una drammatizzazione di ciò che un autore immagina sia accaduto.”

Netflix segue le regole olandesi, e quindi il governo britannico al moment non ha poteri particolari sulla vicenda. Ma la discussione è emersa durante un’audizione con il Digital, Culture, Media and Sport Committee, durante il quale Whittingdale ha promesso che il governo rifletterà su una nuova regolamentazione che si applichi agli streamer stranieri (in linea con i dibattiti attuali sulla regolamentazione dei social network e dei colossi della comunicazione che sta avvenendo in Unione Europea):

I canali televisivi britannici tradizionali sono tenuti a rispettare regole molto strette. Ora ci sono questi servizi on demand che non hanno alcuna regola da rispettare. Si tratta di una differenza davvero netta. Sono convinto che il governo debba riflettere molto bene sulla possibilità che ci siano delle regole base da rispettare anche da parte loro.

Ricordiamo che qualche giorno fa Netflix aveva chiarito la sua posizione su The Crown: “Abbiamo sempre presentato The Crown come un dramma – e siamo certi che i nostri sottoscrittori capiscano che si tratti di un’opera di finzione ampiamente basata su eventi storici. Di conseguenza non abbiamo intenzione – e non vediamo la necessità – di aggiungere un disclaimer“.

Di seguito un resoconto di quanto accaduto nelle ultime settimane:

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