Come prevedibile, e come già evidenziato dai dati diffusi dalla stessa piattaforma streaming, dopo la morte della Regina Elisabetta II le visualizzazioni di The Crown su Netflix hanno subito un’impennata in tutto il mondo.

Ma nel Regno Unito l’impennata è stata particolarmente notevole: la sovrana è morta l’8 settembre dopo 70 anni di regno, e tra il 9 e l’11 settembre le visualizzazioni della serie sono schizzate dell’800% secondo quanto riportano i dati diffusi da Whip Media (via The Guardian). Negli Stati Uniti gli ascolti sono più che quadruplicati rispetto al weekend precedente, mentre in Francia sono triplicati. In tutto il mondo, in media, sono invece cresciuti di quattro volte.

La serie racconta, in maniera più o meno romanzata (come ci tengono a sottolineare da sempre i produttori), la storia del regno di Elisabetta a partire dagli anni quaranta (prima della morte del padre Giorgio VI). Dopo il suo debutto nel 2016, è stata premiata da un ottimo giudizio da parte della critica, ottimi ascolti e riconoscimenti da parte dell’industria.

Successivamente alla morte della regina, il creatore Peter Morgan ha annunciato una rispettosa pausa delle riprese della sesta stagione, che si occuperà di raccontare le vicende della Regina e della famiglia Reale tra la fine degli anni novanta e l’inizio dei duemila. La sesta e ultima stagione non arriverà ai giorni nostri, ma si fermerà alla metà degli anni dieci.

In queste ultime due stagioni il cast verrà cambiato per riflettere maggiormente l’avanzamento nell’età dei protagonisti: Imelda Stauntin sarà la Regina (dopo Claire Foy e Olivia Colman). Debutteranno poi Meg Bellamy (Kate Middleton) e Rufus Kampa ed Ed McVey, nella parte del principe William da ragazzo e da giovane uomo.

Trovate tutte le informazioni su The Crown nella nostra scheda.

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