The Flash 8×18: gli Easter egg dell’incontro tra l’Anti-Flash e Diggle

Uno dei momenti più importanti dell’episodio di questa settimana di The Flash, intitolato The Man in the Yellow Tie, è stato sicuramente l’incontro tra John Diggle (David Ramsey) e Eobard Thawne (Tom Cavanagh), al quale l’ex braccio destro di Oliver Queen si è rivolto in cerca di aiuto dopo essersi ritrovato in possesso di un cubo, piovuto dal cielo nell’ultima scena del finale di serie di Arrow, proprio mentre Dig si apprestava a lasciare per sempre Star City con la propria famiglia alla volta di Metropolis, aperto il quale John era stato investito da un’intensa luce verde, una scena che ha comprensibilmente ha scatenato una lunga serie di discussioni sulla possibilità che il personaggio indossasse in un futuro il mantello di Lanterna Verde.

Per i due anni successivi, il personaggio è apparso in diversi episodi dell’Arrowverse, portando sempre con sé quel cubo che ha continuato letteralmente a chiamarlo, provocandogli notevoli disturbi fisici, mentre lui cercava invano di aprirlo. Dopo aver tentato in tutti i modi di venire a capo dei segreti contenuti in quel misterioso contenitore, nell’episodio 8×18 di The Flash, Diggle decide di rivolgersi a Thawne il quale, in quanto scienziato che proviene dal futuro, possiede le conoscenze per svelare tutti i misteri contenuti in quel cubo che lui non è più riuscito ad aprire da quella prima volta e che può quindi aiutarlo a prendere una decisione sul proprio futuro.

La conversazione che segue tra i due nell’episodio 8×18 di The Flash, grazie a Screenrant, rivela una lunga serie di Easter egg che potrebbero segnare la direzione non solo per la prossima stagione dello show, ma dell’Arrowverse tutto, compreso (se davvero si farà) Justice U, lo spinoff con protagonista proprio John Diggle.

Ho già visto una simile tecnologia forgiata nell’Orrery dei Mondi con il potere di viaggiare attraverso le realtà“.

Nell’universo DC pre-Crisi sia i membri della Justice League che quelli della Justice Society of America utilizzavano dispositivi chiamati cubi transmatter per viaggiare da una terra parallela all’altra, mentre nel dopo Flashpoint, viene utilizzato un nuovo dispositivo, chiamato Transmatter Symphonic Array, che aveva il medesimo scopo. Nel 31° Secolo, ai tempi della Legione dei Supereroi, erano ormai stati invece ideati dei portali per viaggiare attraverso diverse dimensioni ed universi, motivo per cui Thawne, che viene dal futuro, conosce bene questi congegni.

L’Orrery dei Mondi, il luogo nel quale il contenitore di Diggle potrebbe essere stato forgiato, è stato introdotto nei fumetti con Crisi Finale, la miniserie a fumetti in sette numeri pubblicata nel 2008, di cui si torna a parlare anche in Multiversity, in cui Grant Morrison si prefigge di narrare la storia del Multiverso DC, ed è il nome dato all’insieme dei 52 universi paralleli che compongono il Multiverso, tutti sorvegliati dai Monitor, una nuova razza di protettori che compare nei fumetti post Crisi sulle Terre Infinite.
Nel secondo Easter egg dell’episodio 8×18 di The Flash, la citazione di Thawne ci indica che, dopo la Crisi sulle Terre Infinite dell’Arrowverse, il nuovo Multiverso che si è formato grazie al sacrificio di Oliver Queen, ha adottato lo stesso nome.

Pensa a tutte le odissee cosmiche ti aspettano“.

Thawne spiega a Diggle che il cubo è apparso nel tempo solo a persone che si trovavano, come lui, ad un bivio nelle loro vite e che per riaprirlo deve ritrovare quella determinazione che aveva la prima volta che gli è apparso, rimettendosi in quella condizione mentale e pensando a tutte le “odissee cosmiche” che lo aspettano, in preparazione del potere che riceverà.
Il terzo Easter egg dell’episodio 8×18 di The Flash è quindi dedicato ad Odissea Cosmica, una miniserie in 4 numeri pubblicata nel 1988, scritta da Jim Starlin e disegnata da Mike Mignola, in cui alcuni eroi della Terra, Darkseid ed il suo nemico giurato Altopadre, stringono un’improbabile alleanza per salvare la realtà dall’Equazione Anti-Vita, un’arma creata per sterminare una intera razza di alieni conquistatori in una guerra combattuta milioni di anni prima. Nella miniserie, John Stewart, alias Lanterna Verde, troppo sicuro dei propri poteri, finisce per contribuire alla distruzione del pianeta Xanshi, che esplode a causa di un bomba nascosta nel suo nucleo e dipinta di giallo, il colore che rappresenta l’unica debolezza dell’Anello del Potere, che Lanterna Verde non riesce a disinnescare in tempo. Considerato quanto si sia parlato della possibilità che Diggle diventasse il prossimo Lanterna Verde, non stupisce che Thawne faccia riferimento ad una miniserie in cui il ruolo del supereroe è particolarmente importante e contribuirà alla sua formazione, tanto da fargli meditare il suicidio dopo una durissima battaglia contro l’Equazione dell’Anti-Vita.

Dissetati del Sanguinamento che Mandrakk ha celato nel cubo“.

Nei fumetti il Bleed/Sanguinamento è uno spazio interdimensionale che forma le barriere tra dimensioni parallele fatto di una sostanza misteriosa simile al sangue. Il concetto di Bleed venne introdotto per la prima volta nella miniserie Authority, creata dallo scrittore Warren Ellis e dal disegnatore Bryan Hitch e pubblicata nel 1999. In essa, un team di supereroi usa come quartier generale un’astronave di nome Carrier, che poteva appunto viaggiare attraverso le dimensioni nel Bleed.
Post Flashpoint la Dc dichiarò che il concetto di spazio interdimensionale apparso nei fumetti della Justice League of America degli anni Sessanta era proprio quello che, successivamente, prese il nome di Bleed.

Il Mandrakk citato da Thawne come quinto Easter egg dell’episodio 8×18 di The Flash, conosciuto come Dax Novu e Dark Monitor, è il primo discendente del supremo originale. Il personaggio era anche l’antagonista in Crisi Finale il cui scopo era quello di consumare l’intero Multiverso nutrendosi del Bleed per aumentare il proprio potere. Secondo l’Anti-Flash sarebbe stato proprio lui a nascondere il Bleed all’interno del cubo ricevuto da Diggle.

Senti il suo potere, sfonda il Muro della Sorgente“.

Nella litania di Thawne volta a far aprire nuovamente a Diggle il cubo in suo possesso, l’Anti-Flash cita infine il Muro della Sorgente. Nella mitologia del Multiverso questo muro è descritto come il punto più lontano raggiungibile, lo spazio vuoto tra le dimensioni dei Monitor e l’Orray dei Mondi, dietro il quale si cela un mistero insoluto. Luogo che ha dato i natali all’entità divina chiamata Presenza o Oltrevuoto, il Muro è stato rappresentato da Grant Morrison come una pagina completamente bianca sulla quale vengono scritte le storie della DC Comics.

In base a queste dettagliate istruzioni, la sensazione è quindi quella che Thawne, essendo appunto Thawne, il cattivo per antonomasia, stesse in realtà cercando di guidare Diggle verso un punto di non ritorno nel quale avrebbe rischiato di perdersi per sempre, per poter poi lui stesso prendere possesso del cubo che gli avrebbe dato non solo la libertà, ma anche un immenso potere. Fortunatamente per Barry Allen ed il resto del Team Flash, John trova però la forza di spezzare il legame che lo lega all’oggetto, facendolo così sparire nel nulla con grande disappunto dell’Anti-Flash.

L’8^ stagione di The Flash va in onda negli Stati Uniti ogni mercoledì su The CW, mentre in Italia è ancora inedita.