Nella lunga intervista rilasciata dai creatori di The Last of Us alla stampa (via Collider), i co-creatori della Neil Druckmann e Craig Mazin hanno parlato nel dettaglio dell’adattamento della storia originale sullo schermo, e in particolare hanno spiegato come hanno gestito l’origine dell’infezione del fungo Cordyceps che scatena l’apocalisse alla base delle vicende della serie.

In The Last of Us scopriamo che il fungo Cordyceps (realmente esistente) a causa di una mutazione ha iniziato a contagiare gli esseri umani trasformandoli nei clickers, creature simili a zombie. Nel videogioco incontriamo Joel e sua figlia Sarah all’inizio dell’epidemia, nel 2013, in un prologo toccante che però non svela l’origine dell’infezione. Nella serie tv, invece, è stato necessario inserire più contesto, e Druckman e Mazin hanno deciso di offrire qualche dettaglio in più su ciò che è accaduto prima del 2013. Spiega Mazin:

Volevamo che la serie affondasse le sue radici il più possibile nella scienza. Il gioco lo faceva benissimo, soprattutto per un genere nel quale ci si aspetta che gli zombi spuntino da sotto terra. Il concetto del Cordyceps è molto affascinante, ed è assolutamente reale. Volevamo spingerci un po’ oltre, dare più realismo possibile perché questo contribuisce all’immedesimazione con le vicende dei protagonisti.

Inutile dire che la pandemia di Covid-19 ha aggiunto un livello di immedesimazione ancora maggiore:

Per noi era importante anche riconoscere il fatto che il pubblico di oggi è più sveglio, per quanto riguarda le pandemie, di quanto non lo fosse cinque anni fa. Non possiamo fingere che non sappiano di cosa parliamo. Anzi, uno dei motivi per cui abbiamo deciso di iniziare la serie con una sequenza nel passato è stato dire: “Vedete, ecco il contesto: ci sono pandemie virali e sono pericolose, ma là fuori c’è qualcosa di potenzialmente ancora più pericoloso. E potrebbe sembrarvi ridicolo, ma fatemi spiegare perché invece non lo è.” A quel punto lo spettatore inizia a capire che le cose potrebbero mettersi molto male, e che questa cosa c’è sempre stata. Quindi, quando vediamo iniziare l’epidemia, capisce che non è stata improvvisa o casuale. È qualcosa che finalmente è accaduta. Doveva succedere prima o poi.

the last of us cordyceps

I cambiamenti rispetto ai videogiochi

Nella serie sono state apportate delle modifiche per creare maggiori sfumature narrative, e questo è avvenuto anche all’infezione: un cambiamento necessario per focalizzarsi maggiormente sul modo in cui gli infetti sono connessi. Le spore infettive provenienti dai morti infetti che contagiano l’aria sono state eliminate, per esempio. Tutti cambiamenti occorsi in accordo con Druckmann:

C’è un personaggio del videogioco che ha un punto di vista molto interessante sul fungo, le sue osservazioni sul Cordyceps si legano ad alcuni dei temi più ampi di cui parla la serie. Strano ma vero, si legano al concetto di bellezza e del potenziale pericolo che rappresenta l’amore. Quindi, parte di ciò che io e Neil Druckman abbiamo voluto fare è stata assicurarci che tutto nella nostra storia convergesse verso il nostro focus principale, che provenisse dal videogioco o meno, e cioè al rapporto tra Joel ed Ellie.

Aggiunge Druckmann:

Ha ragione Craig, ci sono delle aggiunte che abbiamo fatto alla serie che ho molto apprezzato. Volevamo evitare il rischio di fare una serie sugli zombie. Ci sono i Clicker, che ci aiutano a separarci da essa perché li abbiamo resi più realistici. Ma sono anche esseri molto interessanti, molto strani, e utilizzano l’ecolocalizzazione per orientarsi.

Abbiamo discusso molto sul modo in cui si sarebbe diffusa l’infezione nella serie, in particolare sul modo in cui avremmo dovuto mostrare il vettore, visto che abbiamo rimosso certe cose dei videogiochi: in essi ci sono le spore che infestano l’aria, e le persone devono indossare maschere anti gas. Abbiamo deciso subito di non voler fare questa cosa nella serie. E così siamo arrivati a una soluzione visiva diversa, che permette il passaggio da un infetto a un altro. Questa cosa ci ha permesso di collegarci al concetto delle reti interconnesse di funghi. Ci siamo spaventati molto all’idea che tutti quanti potessero unirsi contro di noi… ma è anche un concetto che adoro e che abbiamo deciso di sviluppare nella serie.

Vi ricordiamo che The Last of Us debutterà il 16 gennaio in Italia su Sky e in streaming su NOW. Nel cast Pedro Pascal, Bella Ramsey, Gabriel Luna, Anna Torv, Merle Dandridge.

Trovate tutte le notizie su The Last of Us nella nostra scheda.