Uno studio di Reuters basato su documenti interni di Amazon analizza il costo/beneficio di 19 serie originali sviluppate da Amazon Studios tra il 2014 e il 2017.

Si tratta di progetti che hanno ricevuto il via libera da Roy Price, che ha lasciato la guida dello studio dopo uno scandalo a novembre. Il mese scorso Amazon ha affidato la guida dei propri studios all’ex presidente della NBC Entertainment Jennifer Salke.

Tra le varie serie elencate, la seconda stagione di Mozart in the Jungle è costata 37 milioni di dollari, Bosch è costato 47 milioni per la prima e 53 per la seconda, Goliath ben 82 milioni per la prima stagione e Sneaky Pete 93 milioni per la prima stagione. Ma lo show che ha avuto una vera impennata di costi tra la prima e la seconda stagione è stato The Man in the High Castle, passato da 72 milioni tra budget e marketing per la prima stagione a 107 milioni per la seconda: circa 11 milioni di dollari a episodio.

La cifra è particolarmente significativa perché, secondo i parametri utilizzati da Amazon per definire il successo di uno show, la seconda stagione non è andata bene. Tali parametri si chiamano “costo per primo stream”: Amazon divide il budget di produzione e marketing di una serie per il numero di persone che la vedono appena dopo essersi iscritte a Prime. Un costo a persona molto ridotto dimostra un grande successo.

Il peggior flop di Amazon, per ora, rimane Good Girls Revolt: costato 81 milioni di dollari, ha attirato soltanto 52mila nuovi streamer su Amazon Prime (in pratica ogni nuovo iscritto è costato ad Amazon 1.560 dollari). Due mesi dopo il debutto, nel 2016, la serie è stata cancellata.

Il maggior successo, invece, è The Grand Tour: costata 78 milioni di dollari, la prima stagione ha raccolto 1.5 milioni di “primi stream”, per un costo di 49 dollari per ciascun nuovo iscritto.

La prima stagione di The Man in the High Castle è stata un enorme successo: è stata vista da 8 milioni di spettatori e ha attirato 1.15 milioni di nuovi iscritti a Prime, per un costo di soli 63 dollari per ogni iscritto. Ma la seconda stagione ha visto impennare di 13 volte questo costo: per ogni nuovo iscritto, Amazon ha dovuto sborsare 829 dollari.

Tra il 2014 e il 2017, le serie originali di Amazon hanno attirato più di 5 milioni di persone in tutto il mondo a iscriversi a Prime. Negli USA un anno fa gli spettatori di Prime che hanno visto serie su licenza o originali sono stati 26 milioni.

Va ricordato che per Amazon l’importanza di avere nuovi iscritti a Prime è vitale, perché è attraverso la vendita di prodotti che genera i guadagni maggiori, e gli utenti Prime in generale acquistano molto di più beneficiando della spedizione gratuita. Secondo stime effettuate da JP Morgan, l’azienda investirà 5 miliardi di dollari in contenuti video quest’anno.

Amazon non ha voluto confermare l’autenticità dei dati diffusi da Reuters.

 

 

Le serie imperdibili