John Cusack è tornato sul piccolo schermo con il ruolo del Dottor Kevin Christie nella serie Utopia, il remake americano dell’omonima serie britannica che è ora disponibile su Amazon Prime Video Italia. Il personaggio affidato all’esperto attore è particolarmente complesso e regala, nel corso della prima stagione, innumerevoli sorprese, in particolare nelle ultime puntate in cui si svela il suo ruolo nella cospirazione legata al fumetto che dà il titolo alla serie.

La star del cinema, durante una roundtable virtuale con la stampa organizzata per promuovere il progetto firmato da Gillian Flynn, ha svelato perché è rimasto conquistato dalla storia e dall’enigmatico ruolo. Fin dall’inizio, infatti, Cusack è stato attirato dal lavoro compiuto dalla scrittrice:

Ho apprezzato molto lo script di Utopia e sono un grande fan di Gillian Flynn e dei suoi libri. Quando mi ha chiamato ero davvero eccitato all’idea di scoprire cosa aveva ideato e che storia aveva realizzato, adattando la serie britannica. Si è trattato di una telefonata davvero bella da ricevere. Poi mi ha inviato le sceneggiature dei nove episodi, successivamente li abbiamo ridotti a otto, e ho iniziato a leggerle senza riuscire a fermarmi perché volevo sapere cosa sarebbe accaduto.

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L’ammirazione nei confronti di Gillian è emersa in particolare pensando ad altri progetti analoghi realizzati per il piccolo schermo:

Quando stavo leggendo sono stato particolarmente sorpreso da quello che viene rivelato nel terzo e nel quarto episodio, ma quello che accade nell’ottavo fa sembrare poi tutte le altre sorprese davvero insignificanti! C’è una grande cura nel costruire la storia, nel sorprendere continuamente le persone sui personaggi in modo sconvolgente e sorprendente, ma se ci ripensi ti rendi conto che era del tutto inevitabile. Solo i migliori scrittori riescono a creare qualcosa di simile. Abbiamo tutti già visto tante serie, tanti racconti, ormai possiamo aspettarci molte svolte, ma ci vuole una mente davvero brillante per ideare una struttura simile, percorsi che portano in una precisa direzione, e Gillian è davvero una maestra nel farlo.

Lo show affronta un tema particolarmente attuale e il fatto che i protagonisti affrontino una pandemia ha colpito anche i membri del cast che, dopo le riprese, hanno assistito ad alcuni aspetti della finzione avvenire anche nella realtà:

Penso sia stato difficile perché vuoi realizzare opere che riflettino il mondo in cui viviamo e affrontino tematiche attuali. Gli elementi raccontati in questa storia distopica esistono da moltissimi anni, in particolare negli ultimi quindici-venti anni. Vedere una pandemia su cui perdiamo il controllo, in particolare negli Stati Uniti, è stato però sconvolgente e il fatto che nella nostra serie affrontiamo una storia simile mi ha colpito moltissimo. Nella serie ci sono però tante altre cose, si parla di sovrappopolazione, riscaldamento globale, guerre senza fine, scontro tra comunismo e capitalismo che, prima di tradire le ideologie su cui sono basati, hanno comunque avuto delle conseguenze dell’avarizia come base principio della vita. Non si tratta di idee nuove, ma sono comunque interessanti e attuali. Come lo show originale, inoltre, è davvero in grado di intrattenere. Quando l’ho letto ho capito che è un grande thriller e continuando a leggerlo ne ho notato il valore. Spero che riesca a intrattenere le persone e farle riflettere.

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Uno degli elementi più interessanti del lavoro di John Cusack per Utopia è rappresentato dalla collaborazione con la scrittrice per delineare il personaggio di Christie:

Lo script era davvero ben scritto, concepito in maniera ottima e non aveva bisogno di grandi cambiamenti, ma sono quel tipo di attore che, probabilmente perché scrivo anche io e sono un po’ ossessivo, vuole sempre fare qualcosa in più. Con Gillian abbiamo collaborato e abbiamo pensato ad alcune figure pubbliche molto conosciute sviluppando il personaggio. Penso di aver potuto aggiungere dei dettagli interessanti a degli script già meravigliosi, piccoli aspetti e alcune sfumature. Ero davvero interessato al suo rapporto con i fumetti, Jessica Hyde e il virus perché sta creando questo cibo che pensa possa salvare il mondo, essendo basato su proteine vegetali e non c’è bisogno di acqua o terra per crearlo, quindi crede possa contribuire a risolvere qualche problema del mondo, ma poi viene legato in qualche modo al virus. Dentro le pagine di Utopia ci sono poi questi elementi che sembrano prevedere il futuro e ha un legame con Jessica Hyde. Non posso rivelare molto per non rovinare alcune sorprese, ma ogni volta che si pensa di aver capito il personaggio, anche dopo sei-sette episodi, tutto cambia e nell’ottavo ogni idea di quello pensi essere la serie va a pezzi. Leggere lo script è quindi un’esperienza davvero straordinaria, Gillian Flynn ha reso ogni volta tutto sconvolgente.

L’attore ha inoltre le idee molto chiare riguardante ciò che anima l’enigmatico imprenditore:

Credo sia una persona che si sveglia ogni mattina cercando di rendere il mondo più vivibile e sostenibile, affrontando le questioni più difficili in modo diretto e disposto a fare ciò che si deve per raggiungere il proprio obiettivo. Con la sua organizzazione è pronto a lavorare senza sosta per cambiare il mondo e affronta delle decisioni davvero difficili con grande impegno. Si tratta di un personaggio davvero intenso. Tutto quello che pensate di lui all’inizio cambierà a metà stagione e verrà stravolto nell’ultimo episodio.

La serie britannica è diventata nel corso degli anni un vero e proprio cult dei progetti seriali, tuttavia Cusack non teme in nessun modo il confronto:

Non sono affatto preoccupato pensando alle reazioni dei fan della serie originali. Gillian ha detto che non aveva senso rifare qualcosa di fantastico se non si poteva aggiungere qualcosa. La serie britannica funziona in modo indipendente. Gillian ha creato un 40%-45% della storia legata alla storia del mio personaggio e della sua società. Si tratta di un remake, ma cambia la versione originale e aggiunge degli elementi, come penso dovrebbe essere fatto perché se lo rendi qualcosa di nuovo anche i fan dello show originale possono apprezzarla e diventarne fan. Ma non so quanto i fan della serie originale siano pronti a difenderlo, spero comunque possano amarla.

L’attore ha infine svelato qualche aspetto della serie è stato il più difficile da girare sul set:

Negli ultimi quattro puntate ci sono più personaggi legati al mio rispetto alla versione britannica e si vede cosa stanno facendo per quanto riguarda Jessica Hyde e la storia raccontata tra le pagine. E nell’ottavo ci sono degli eventi imprevedibili che dovrebbero entusiasmare gli spettatori e c’è uno dei momenti più complessi da recitare, tra le scene più difficili che io abbia mai realizzato.

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