La serie The Walking Dead: World Beyond debutta oggi sugli schermi di Amazon Prime Video proponendo la storia di un gruppo di teenager che decidono di intraprendere una missione e avventurarsi fuori dalle mura della loro comunità, affrontando numerosi pericoli, e i protagonisti Alexa Mansour e Nicolas Cantu, interpreti rispettivamente di Hope ed Elton, hanno spiegato in un incontro virtuale con la stampa perché sarà facile immedesimarsi in questi ragazzi alla ricerca della propria identità, oltre a condividere numerosi aneddoti e curiosità.

Lo spinoff del primo adattamento dei fumetti di Robert Kirkman avrebbe dovuto arrivare sugli schermi in primavera, progetto ostacolato dallo scoppio della pandemia, e Nicolas ha raccontato che è stata una situazione quasi surreale:

Le tempistiche sono piuttosto folli: inizialmente la serie doveva debuttare il 12 aprile, poi è entrato in scena il COVID-19 e ha cancellato il South by SouthWest e tutto è stato chiuso, come si doveva fare. Quindi hanno posticipato l’arrivo della serie e ho pensato ‘Cavolo, ho appena affrontato un’apocalisse e ora mi ritrovo alle prese con un’altra, è piuttosto folle!’. Per quanto riguarda immergermi in quel mondo io sono un grande fan dell’ipotizzare situazioni e scenari. Con i miei amici ci confrontiamo spesso dicendo cose come ‘Che tre armi porteresti con te durante un’apocalisse? Chi vorresti accanto a te? Dove ti nasconderesti? Cosa faresti?’. Ho visto film sugli zombie e ho giocato con dei videogame con i morti viventi per tutta la vita, quindi in un certo senso sono sempre stato nel mondo degli zombie. Ora che ci sono realmente, so che può sembrare pazzo, ma tutto sta confermando la mia immaginazione, le mie idee… Recitare nello show è stato fantastico, mi sono divertito tantissimo.

Alexa ha aggiunto:

Dopo aver girato la serie avrei pensato di essere molto più preparata ad affrontare un’apocalisse, e persino una pandemia, ma tutto ha dimostrato il contrario. Halloween è da sempre la mia festa preferita e ho pensato che girando questa serie sarei sempre stata in un certo senso in costume, l’ho amato, ero eccitata perché amo le cose paurose, le situazioni terrificanti, l’atmosfera da brividi. Per questo è stato davvero facile ed eccitante entrare in questo mondo.

A entusiasmare i due attori è stato in particolare la nuova prospettiva offerta dalla storia:

Quando ho visto che c’erano le audizioni mi ha attirato in particolare il fatto che fosse la storia del passaggio all’età adulta sullo sfondo di un’apocalisse zombie. Ho pensato ‘Sembra fantastico! Voglio davvero farne parte!’. Quindi ho dato del mio meglio e per fortuna sono riuscito a ottenere la parte. Sono così grato per l’opportunità di far parte di una storia grandiosa come questa. Rappresenta questi personaggi in modo onesto, mostrando quello che farebbero durante un’apocalisse, trovando se stessi e anche cibo per sopravvivere, compiendo un viaggio personale e compiendo la vera missione.

La sua collega ha sottolineato:

Sono d’accordo: è al 100% una storia sul diventare adulti e crescere, scoprire la propria identità. All’inizio questi ragazzi sono così ingenui e innocenti, poi nel corso della stagione vedono delle cose che lasciano il segno e li fanno cambiare, devono crescere, sono obbligati a prendere delle decisioni che non avrebbero mai dovuto affrontare se fossero rimasti nella comunità. Alcuni di loro diventeranno eroi, altri diventeranno cattivi.

Cantu ha poi spiegato che i fan del franchise potranno avvicinarsi alle conseguenze della pandemia in modo inedito:

Il nostro show offre all’universo di The Walking Dead una nuova prospettiva, più giovane. L’apocalisse è la stessa che abbiamo visto negli ultimi dieci anni, ma la nostra è un’avventura vissuta tramite un viaggio, vedremo nuovi paesaggi. C’è inoltre il tema della natura che riprende il sopravvento sul mondo che era stato costruito dagli uomini perché sono passati dieci anni dal momento in cui tutto è andato in rovina. Fin dal primo episodio ci sono delle scenografie fantastiche con le piante che ricoprono edifici, si vede ciò che è rimasto dopo che un aereo è crollato a terra, le conseguenze della natura che ha ripreso il dominio, considerando che gli uomini stavano mandando un po’ tutto in rovina. Saranno gli stessi elementi preferiti ma da un punto di vista nuovo, come gli zombie che hanno molti più dettagli, è come lo show principale ma tutto amplificato perché viene mostrato dalla prospettiva di chi lo affronta per la prima volta.

Alexa ha ricordato:

Sanno cosa c’è lì fuori, ma sono stati in un certo senso protetti da ciò che è fuori dalle mura. Quando si rendono conto che potrebbero non crescere mai realmente e devono affrontare un mondo diverso, si addentrano in questa realtà tenendo gli occhi davvero aperti.

Nella finzione i due giovani attori hanno dei compiti precisi all’interno della comunità post apocalisse e questo ha permesso di compiere delle riflessioni riguardanti come si comporterebbero se nella realtà scoppiasse un’apocalisse zombie. L’interprete di Elton ha spiegato:

Io penso che avrei un ruolo molto simile a quello del mio personaggio, Elton. Nella comunità aveva un incarico simile a quello di un mentore, è stato cresciuto da genitori che sono scienziati, è sempre stato orientato al lato dell’educazione e al tempo stesso insegna anche karate ai ragazzini. Si occupa quasi della cartografia, esce in questo mondo con una telecamera e prende appunti su tutto, documenta ciò che c’è lì fuori. Probabilmente se fossi nell’apocalisse vorrei uscire dalle mura e mettere in parole e arte quello che sto vedendo, in modo che in futuro le persone potranno sapere che cosa c’era nel mondo, vedere delle immagini. Credo sia importante avere la possibilità di documentare gli eventi, sarebbe un lavoro divertente da avere.

Alexa ha delle idee molto chiare:

Il mio personaggio è in un certo senso la persona che ha il compito di rendere tutto divertente. Se fossi lì probabilmente vorrei avere una parte in stile leader di un gruppo in stile terapia, riunire tutti per parlare delle nostre emozioni, di ciò che proviamo, come affrontiamo tutto quello che passa nella nostra mente.

L’età dei protagonisti renderà inoltre possibile rivolgersi a un target diverso rispetto allo show originale.
Nicolas Cantu ha chiarito:

C’è un po’ di verità in tutti i progetti cinematografici e televisivi, ci sono elementi che si legano a qualcosa che appartiene al mondo reale. Il nostro show mostra numerosi punti di vista dei teenager a differenza della serie principale in cui mi identificavo in Carl perché era il più simile a me mentre guardavo le puntate. Mi piaceva davvero, volevo seguirlo, scoprire cosa gli accadeva, era il mio preferito. Ora abbiamo numerosi Carl con cui ci rivolgiamo alle nuove generazioni che stanno apprezzando questo universo. C’è molto di più in cui immedesimarsi, ci sono dei personaggi diversi tra loro e interessanti in cui le persone potranno riconoscersi e capire il mondo tramite il loro punto di vista.

Alexa Mansour ha ribadito:

Le persone potranno riconoscersi nei personaggi perché sono molto diversi tra di loro: ci sono Iris, Hope che è una ribelle dall’animo spezzato, Elton che è così speranzoso e al tempo stesso realistico per quanto riguarda tutto quello che sta accadendo, e Silas che ha la reputazione di una persona cattiva, ma in realtà è come un grande orsacchiotto. Penso che le persone potranno davvero immedesimarsi e semplicemente seguire questi ragazzini che affrontano molte cose, apprezzando inoltre che c’è molta speranza nella nostra serie.

I fan dello show, inoltre, stanno attendendo l’arrivo di World Beyond per scoprire qualche dettaglio riguardante il misterioso gruppo chiamato CRM, considerando la presenza di personaggi come Elizabeth, affidato a Julia Ormond. Cantu, sull’argomento, non ha potuto rivelare molti spoiler dichiarando semplicemente:

Far parte del mondo di The Walking Dead è davvero interessante. La nostra serie è ambientata in una diversa dimensione temporale, ma tutti gli show sono collegati tra loro. Non si possono escludere interazioni in futuro. Nella nostra serie non interagiamo realmente con il gruppo CRM: sono una forza talmente misteriosa nell’universo di The Walking Dead e, pensando che abbiamo costruito questa piccola società in cui vivono i protagonisti, si potrebbe pensare che ci siano più interazioni con le altre comunità e gruppi diversi. CRM è però avvolto dalla segretezza, tutti sanno che esistono, ma nessuno sa come agiscono, che progetti hanno, dove sono situati… Sono quasi invisibili, sono una presenza di cui non si sanno i dettagli ed è davvero un elemento interessante.

La giovane interprete di Hope ha ribadito:

Penso sia davvero eccitante che i fan stiano parlando di CRM e di come questo gruppo potrebbe collegare tutte le serie. Onestamente non so nulla, non so cosa accadrà nella prossima stagione. I membri dell’organizzazione sono come una forza di cui sai l’esistenza e sei consapevole che non devi causare dei problemi, e dovresti fidarti di loro. Alcuni lo fanno, altri no. Si vedrà che Hope e Iris hanno delle idee opposte nei loro confronti e su quello che hanno fatto o stanno per fare.

Nei primi episodi si inizieranno a introdurre i protagonisti ed Elton appare come una presenza maggiormente razionale rispetto ai suoi compagni di viaggio:

Penso che ogni personaggio abbia i propri motivi per comportarsi in un determinato modo e avere un proprio ruolo nella comunità. C’è una missione comune che spinge i protagonisti ad allontanarsi dalla comunità, ma poi ognuno ha le proprie motivazioni. Per quanto riguarda Elton si tratta di un ragazzo piuttosto razionale e al tempo stesso emotivo. Quando sua madre è morta lui ha ricevuto il manoscritto a cui stava lavorando sul modo in cui funzionava il mondo, la natura… E ora stanno vivendo in una realtà completamente diversa e lui vuole scrivere un altro capitolo di quel manoscritto, quindi lo porta con sé, scrive quello che accade, documenta la sua esperienza e come la natura sta riprendendo il sopravvento. Credo che sia un motivo razionale per uscire lì, anche se ciò che fa è legato alle sue emozioni. Alle volte può allontanare le emozioni pur di mantenere l’impressione di agire in modo razionale e non seguendo il proprio istinto. Lo trovo davvero interessante.

Come ogni progetto ambientato nel mondo ideato da Robert Kirkman, anche in World Beyond ci saranno molte scene d’azione e ogni protagonista ha un proprio stile di combattimento.
Alexa Mansour ha rivelato:

Ci siamo preparati molto per le scene d’azione fin dal primo momento che siamo arrivati sul set. Ci allenavamo con delle riproduzioni delle armi, ma grazie alle ore trascorse allenandomi e imparando le “coreografie”, ho capito meglio come mi dovevo muovere, come usare le armi, in che modo impugnarle… Ha aiutato molto. Si è trattato di prepararsi davvero tanto prima di arrivare sul set.

Nicolas ha invece aggiunto:

C’è stata davvero tanta preparazione prima delle riprese e non ero mai stato coinvolto in uno show che richiedeva così tanta preparazione fisica. Avevamo delle giornate in cui sul set finivamo le riprese e poi andavamo subito ad allenarci per le scene d’azione, o anche tra le pause tra un ciak e l’altro. Si tratta di un elemento molto importante della serie e l’ho adorato. Il mio personaggio è cintura nera di karate quindi ho potuto allenarmi un po’ vicino a casa, ed è stato davvero divertente inserire questo aspetto nelle mie scene di battaglia.

Lo spinoff permetterà di conoscere molto bene i giovani protagonisti e gli interpreti hanno rivelato quali pensano siano i punti di forza e quelli deboli di Elton e Hope. Nicolas Cantu ha raccontato:

La serie costruisce davvero bene la tensione. Abbiamo 10 episodi nella prima stagione e si chiuderanno alcune parti della storia e si getteranno le basi per altri sviluppi narrativi. Credo che la tensione nasca in parte dal fatto che sappiano dell’apocalisse ma non l’abbiano ancora affrontata direttamente, quindi si troveranno in molte situazioni che causano stress e aumentano la tensione. Elton è davvero razionale e analizza tutto, penso che uno dei punti di forza sia la sua natura diretta, è davvero in grado di mettere da parte le emozioni e vedere le cose per ciò che sono, essere obiettivo e provare realmente a ideare piani utili, affrontare nel modo giusto le situazioni. Per quanto riguarda il punto debole penso sia l’altra medaglia del suo comportamento: nonostante sia molto razionale mette davvero molto da parte le sue emozioni e tiene dentro di sé tante cose, ha un monologo interiore che differenzia ciò che prova realmente da quello che dimostra agli altri.

Alexa Mansour ha infine concluso:

Penso che la serie terrà comunque incollati alle sedie agli spettatori che si chiederanno cosa lo legherà agli altri show, ai film su Rick… Ed è una prospettiva fresca, nuova, perché i ragazzi sanno quanto accaduto ma non hanno realmente idea di come affrontarlo. Hope ha visto morire sua madre quando era ancora piccola e ha sofferto molto. La sua debolezza è che si mette in dubbio troppo, non ha abbastanza fiducia in se stessa, in quello che è in grado di fare. Il suo punto di forza è invece quanto si preoccupa per gli altri, mette tutti gli altri davanti a se stessa, salterebbe nel fuoco pur di assicurarsi che sua sorella sia al sicuro. Credo che sia una qualità grandiosa da avere.

CORRELATO A THE WALKING DEAD: WORLD BEYOND – ALEXA MANSOUR E NICOLAS CANTU

Le serie imperdibili