Dopo il tesissimo episodio della scorsa settimana, Better Call Saul elabora lo stress post-traumatico a modo suo. Lo fa in un episodio che nei momenti migliori rimane un trattato sulla costruzione della tensione in scena, ma che al tempo stesso riesce a raccontarci sempre nuove sfumature sui protagonisti. Sarebbe semplice dire che il Saul che esce dal deserto non è lo stesso che c’era entrato, eppure quel che Better Call Saul insegna è che l’essere umano contiene già in sé la capacità di compiere gesti estremi. Sono le circostanze della vita e le piccole decisioni di ogni giorno a indirizzare quelle capacità su sentieri buoni o cattivi.
Di questo parla Bad Choice Road. Si tratta di un concetto che esce fuori tanto in un dialogo tra Saul e Mike quanto in uno, seguente, con Kim. Compiere certi atti consapevoli del risultato finale, tenendo sempre in mente il perché si agisce in un certo modo. L’odis...
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