Il cinema di Gabriele Muccino si basa sui legami e su ciò che più li intreccia: la famiglia. Lei è ripresa come un essere vivente, in movimento e inquieto. A casa tutti bene – La serie è la summa di questa visione. Racconta le vicende di parenti, ciascuno con problemi che basterebbero a riempire un film a parte. Questi deflagravano alla fine della prima stagione in un vortice totalmente mucciniano di drammi, grida, traumi, difficile da superare.
Contrariamente ai cliché di gran parte del cinema (non solo statunitense), qui per poter vivere serenamente bisogna scappare dalla famiglia, allontanarsi da quelle parentele che portano guai. Con la seconda stagione di A casa tutti bene i personaggi che restano dimostrano di essere condannati a un limbo, un eterno ritorno della sofferenza.
A casa tutti bene parte da dove aveva finito
Continuano i turbolenti rapporti tra i Ristuccia e i Mariani esattamente da dove avevano terminato. A far da catalizzatore di tutti i segreti della prima s...
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