Come in tutti i “what if”, parte del divertimento deriva dal modo in cui la scrittura ribalta i personaggi che abbiamo imparato a conoscere per anni, con le loro caratteristiche principali e la loro indole. Fin dal titolo, Identity and Change gioca su questa idea. Lo farà per tutto l’episodio, mostrandoci quanto questi doppioni inconsapevoli assomigliano alle loro versioni originali, e in che modo differiscono. Ne vengono fuori dei bei momenti di confronti a distanza e ravvicinati, in cui non tutti si comporteranno come ci aspetteremmo. Agents of S.H.I.E.L.D. prosegue lungo quella striscia positiva già individuata dal precedente episodio, e continua a raccontare il terzo arco narrativo della stagione.

Evidentemente siamo ancora nella fase più drammatica della storia, quella in cui il sapore della scoperta si mischia all’incredulità di fronte ai comportamenti dei vecchi compagni. Su tutti svetta senza dubbio Fitz. Il momento capitale dell’episodio, la scelt...