Una delle caratteristiche fondamentali di questa stagione di American Horror Story è il suo costante porre un tono dissacrante, amorale, camp al di sopra della narrazione e di qualunque tensione drammatica, praticamente assente in questa stagione. I personaggi si odiano, si uccidono, tornano in vita, fanno finta di niente, riprendono ad odiarsi quasi sotterrando quelle tensioni che avevano portato allo scontro, pronti a continuare sulla folle strada verso la conclusione di stagione. Nulla importa, nulla ha senso, poteri casuali, alleanze casuali: ogni elemento viene sciolto in questo calderone che fonde La famiglia Addams, l’horror all’italiana, qualcosa dal cinema di Raimi (come la testa mozzata della LaLaurie). Non c’è spazio per il bene e per i giusti ma solo per diverse forme di male. I nostalgici delle prime due stagioni non gradiranno, mentre chi vuole godersi quaranta minuti di delirio totale sarà soddisfatto.
Head, un titolo che è tutto un programma, che ci ri...
American Horror Story si congeda per qualche settimana con un episodio dissacrante, ma anche privo di tensione drammatica
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