Sull’anima adrenalinica e action di Banshee si è detto di tutto e di più. È il primo pugno sferrato dritto agli occhi dello spettatore, e inevitabilmente anche quello che generalmente catalizza, proprio per la sua natura così immediata e preponderante, tutte le attenzioni. Banshee è, scusando il francesismo, una figata, una giostra di sangue, violenza, sesso, gesti estremi, che si imbeve del proprio carisma per rimarcare anche attraverso la forma il momento che viene concretamente mostrato. Ma non è tutto qui, se così fosse sarebbe solo una serie action fra tante. Ciò che David Schickler e Jonathan Tropper hanno costruito è un epico scontro ad eliminazione diretta tra personaggi semplicemente grandi, che forse non avranno l’estrema esaltazione delle psicologie vagamente shakespeariane dei loro “cugini” di Sons of Anarchy, ma sono tutt’altro che dimenticabili. E poi una delle migliori tecniche riscontrabili oggi in tv.

Equilibrio, questa è la parola chiave....