Alla quinta puntata Braindead non si alza da una medietà che ha poco senso per un prodotto che viste le premesse poteva crearsi una personalità ben distinta e originale.
Purtroppo il quinto episodio, il cui titolo lunghissimo lo abbrevieremo in “Back to Work”, mostra tutte le debolezze della serie, che sono interamente riconducibili alla scrittura. Innanzitutto non si fa alcun cenno alle rivolte scoppiate alla fine dell’episodio 4, che rimangono una chiusura a effetto a sé stante. La trama va avanti zoppicando tra il plot più sci-fi che continua vagamente a incuriosire e quello politico che invece si ripete senza riuscire a innalzarsi da un conflitto minimo sindacale, condito dai comportamenti weird che abbiamo imparato a riconoscere.

I consueti battibecchi e colpi bassi reciproci tra Red Wheatus e Healy sono sempre meno interessanti, la continua bagarre sulla chiusura di associazioni e commissioni è davvero poco avvincente e il giallo delle teste esplose è reso quasi frustrante dal co...