Clickbait: la recensione

La premessa di Clickbait è quella dell’episodio più stereotipato di Black Mirror che vi potrebbe venire in mente. C’è un uomo che è stato rapito e che appare in rete con un cartello che dice “quando questo video raggiungerà 5 milioni di visualizzazioni, io morirò”. Non è poi così diverso dal primo, storico episodio di Black Mirror (quello della scena del maiale, per capirci). Sarebbe l’occasione per raccontare gli estremi del voyeurismo digitale, la tendenza del pubblico a voler affondare i denti e lo sguardo nel peggio che la rete ha da offrire. Ma in realtà questa miniserie di Netflix non ha la forza per raccontare bene quei temi e, va detto, alla fine non le interessa nemmeno troppo.

Quindi, la storia inizia con questo rapimento e questo filmato che arriva in rete. Nick Brewer (Adrian Grenier), a quanto pare padre e marito irreprensibile, ap...