Pensare che For All Mankind sia un trattato scientifico e che il suo punto di forza sia l’accuratezza con la quale vengono rappresentati gli astronauti nello spazio potrebbe essere un grave errore. Sia chiaro: lo show ideato da Ronald D. Moore, Matt Wolpert e Ben Nedivi è anche questo, ma il vero motivo per cui avvicinarsi alla serie disponibile su Apple TV+ è la razza umana. Non ci sono giri di parole, semplificazioni o abbellimenti nel descrivere l’umanità, bensì pregi e difetti di una civiltà capace di sognare e, allo stesso tempo, di apprendere come sfruttare i propri sogni per fare del male.

In For All Mankind si parla di guerre, tradimenti, omicidi ed egoismo, ma si parla anche di amore, sacrificio, dedizione e ottimismo verso il futuro. 

La prima stagione ha gettato le basi per un world building simile al nostro, ma con alcune sostanziali differenze. Tutto parte da un singolo avvenimento, che possiamo riassumere in: e se la corsa allo spazio fosse stata vinta dalla R...