Il pregio più grande di Gen V è sicuramente quello di prendere un contesto scolastico e di declinarlo in salsa The Boys. Stiamo parlando, infatti, di una storia ambientata in un college in pieno stile X-Men, dove però le cose non sono affatto quelle che sembrano. Merito, come al solito, di persone che odiano e temono i supereroi, vero e proprio polo d’attrazione nella società creata da Garth Ennis e Darick Robertson nelle pagine a fumetti.

Quanto visto sinora ci ha non solo conquistato, ma ha saputo persino sorprenderci. La paura di trovarci di fronte a una mera operazione commerciale, infatti, era tangibile, ma episodio dopo episodio Craig Rosenberg, Evan Goldberg e Eric Kripke ci hanno dimostrato che non c’è nulla da temere. Come già ribadito nelle scorse recensioni, Gen V riesce in alcuni casi a superare persino la qualità di The Boys, dimostrandosi ben più di un “semplice spin-off”. 

Con la puntata di questa settimana ci avviciniamo al gran finale, previsto per il 3 no...