“Manteniamo salde le nostre posizioni di fronte a un orizzonte di caos”. Questa la frase pronunciata da Hannibal Lecter (Mads Mikkelsen) mentre versa da bere al suo amico-nemico Will Graham (Hugh Dancy), preparandosi alle nubi di tempesta che si avvicinano sempre più a turbare la sua quiete domestica costellata di efferati omicidi. E il caos sarà sicuramente al centro dell’ultimo episodio, come fa presagire questo Tome-Wan. Arrivati a un passo dalla conclusione della seconda stagione di Hannibal, è esemplare la costanza con cui lo show creato da Bryan Fuller ha perseguito, dall’inizio alla fine, un ideale di ricchezza narrativa che ha conciliato estensione (un’impeccabile gestione di ogni linea narrativa) e profondità (una stratificazione di sottotesti tra i più raffinati ed eclettici che la televisione recente ricordi).

Tome-Wan trascina lo spettatore in un baratro bizzarro e grandguignolesco, che sviluppa in soli quaranta minuti le tematiche certo non se...