Hellbound (prima stagione): la recensione

Nella prima scena di Hellbound un trio di gorilloni demoniaci prende a pugni un poveretto come se non ci fosse un domani. Eventualità possibile, dato che c’è chi lo interpreta come un segno della fine del mondo. In realtà dietro questa premessa visivamente abbastanza rumorosa, e non volutamente ridicola, la serie sudcoreana di Netflix sta già lavorando su una vicenda che tocca vari temi interessanti. Si parla di rapporto con la fede, senso di colpa, stigma sociale, influenza dei media, istituzioni pericolose. C’è un certo scollamento tra la grande seriosità di fondo di queste vicende e la messa in scena violenta e di grana grossa, ed è anche difficile incasellare Hellbound in un genere particolare. Però bisogna dire che la storia è abbastanza avvincente, e prende pieghe quasi mai prevedibili.

A partire dall’uccisione iniziale che si diceva pri...