La citazione che appare come un fulmine al termine di A Day’s Work, secondo episodio stagionale di Mad Men, potrebbe tranquillamente essere il parto della mente di Don Draper. E invece a pronunciarla davanti a lui, quasi sospirando, è sua figlia Sally. Il relativismo dei caratteri è uno degli elementi fondamentali che rende l’approfondimento psicologico nella serie il migliore al momento in tv. Ogni personaggio esce, o meglio entra continuamente in se stesso, nascondendo agli occhi dello spettatore sfaccettature complesse, lasciate all’intuizione estemporanea di chi osserva la scena. E, in questo inconsapevole gioco delle parti, Don Draper è l’emblema della maschera sociale, e personale, che inevitabilmente si modella come una seconda pelle su tutti i personaggi, e che ormai ha coinvolto anche Sally, troppo grande e disillusa, ma al tempo stesso troppo giovane per negare una verità che riguarda tutti i protagonisti della se...
Mad Men 7×02 “A Day’s Work”: la recensione
Mad Men
ideata da Matthew Weiner
AMC
In Italia è stata trasmessa in prima visione satellitare da Cult dal 18 marzo al 29 aprile 2008.
“I’m so many people”
Secondo episodio della stagione per Mad Men, nel quale Don incontra Sally
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