I testi di Philip K. Dick sono lampi paranoici che illuminano mondi possibili. Che sia per un romanzo breve o anche solo per poche pagine, riescono a darci un quadro generale di una società complessa, che ha una sua storia, una sua morale, ma di cui non ci interessa capire tutto. Sono storie piccole, e a maggior ragione lo sono quelle dei suoi racconti, che narrano piccoli struggimenti. Lo scopo non è mai quello di salvare il mondo in pericolo, ma di sopravvivere – quando possibile – riuscendo a venire a patti con un ambiente sempre meno accogliente, sempre meno a misura d’uomo. Tutto questo per introdurre la serie antologica Philip K. Dick’s Electric Dreams, in onda per dieci episodi su Channel 4.

Il primo episodio, intitolato The Hood Maker, traspone in chiave fantascientifica scenari pulp e polizieschi cari all’autore. Ci troviamo in un futuro nel quale l’agglomerato dell’Unione utilizza dei telepati per leggere nella mente di potenziali criminali o sov...