Dopo aver trascorso metà stagione a destreggiarsi tra una decina di storyline, senza collegamenti, senza risposte, senza contesto, Preacher ci regala l’episodio che aspettavamo. La sesta, e migliore, delle puntate andate in onda finora, affronta con il piede sull’acceleratore la mitologia che si nasconde dietro lo show e dietro i personaggi che abbiamo visto interagire, morire, tornare senza un perché. Lo fa con lo stile che ha sempre mantenuto, regalandoci una cold open fantastica e proseguendo su quel solco per tutta la puntata. Anche quando non risponde direttamente alle domande, Preacher dà sempre un motivo per continuare a vederlo. E l’impressione è che la strada fino al season finale sarà in crescita.

Riprendiamo da uno dei cliffhanger della scorsa settimana, quello che ci interessava di più. Si tratta di Jesse che incontra i due angeli – finalmente li possiamo chiamare così – Fiore e Leblanc presso una tavola calda, con questi che gli rivelano il conflitto in g...