È ancora tempo di elaborazione del lutto, in casa di Le Regole del Delitto Perfetto. A due settimane dal ritorno sugli schermi, la serie di Peter Nowalk si sta infatti concedendo un tempo insolitamente lungo per consentire ai propri protagonisti di rimettersi in sesto dopo un colpo che, è innegabile, li ha tutti segnati nel profondo, costringendoli per una volta a fronteggiare qualcosa di ben diverso dalla solita accumulazione di prove da usare a vantaggio del cliente di turno.

La mancanza di casi esterni che possano distrarre l’attenzione dello spettatore dall’immane intreccio di menzogne che si configura, a oggi, come un mostro che sta minacciando di divorare Annalise, aiuta l’occhio e il cuore a focalizzarsi sul dramma in atto da quando il cadavere di Wes Gibbins è stato estratto dalle macerie fumanti della casa della professoressa. Scelta saggia e doverosa, che rallenta un po’ il ritmo e tira le fila di una vicenda che, più di una volta, ha perso tono propri...