Arriva a una settimana dal finale di stagione l’episodio migliore di quest’annata di The Fall, un’immersione a fiato trattenuto nel passato di abusi e solitudine di Peter Baldwin, alias Paul Spector. Sebbene la storia dell’apparentemente docile Mark metta il pubblico in allarme su quanto la percezione dell’innocenza sia materia ingannevole, non si può fare a meno di restare colpiti dalla rievocazione degli orrori vissuti dal pluriomicida durante la propria infanzia nell’orfanotrofio in cui trascorse tre anni assieme a David Alvarez; è proprio grazie a quest’ultimo, interrogato dal detective Anderson, che Spector viene incastrato, a dispetto della sua – a questo punto, probabilmente architettata – amnesia, per un delitto compiuto nel 2002 e attribuito erroneamente proprio ad Alvarez.

In Wounds of Deadly Hate, nuovi spunti di riflessione vengono posti sulla tavolata di The Fall, fatto insolito se si tiene conto dell’imminente fi...