Per comprendere le ragioni di un episodio come The Other Side, il settimo di The Handmaid’s Tale è necessario forse fare un breve accenno al romanzo della Atwood che, a differenza di ciò che in molti forse pensano, è piuttosto breve e fa del non detto una autentica forma d’arte. Molto di ciò che abbiamo visto fino ad ora nella serie è lasciato, nel libro, all’immaginazione del lettore e l’effetto è in un certo senso persino più devastante delle crude immagini che ci propone la televisione, perché la mente è in grado di creare demoni davvero spaventosi. Con questa premessa, bisogna tenere conto del fatto che la serie, che è già stata rinnovata per una seconda stagione, è stata evidentemente concepita per avere una certa struttura narrativa lineare, che permetta allo spettatore di andare oltre al romanzo e gli conceda l’opportunità di riempire quei vuoti che nel libro sono lasciati all’immaginazione del lettore. In questo contesto è assolutamente logic...