Eye for an Eye. Occhio per occhio è una sentenza definitiva, che scavalca l’ambito religioso morale da cui si origina per attraversare mari e tradizioni e diventare una semplice necessità di vendetta. Con questo quarto episodio, paradossalmente il più avaro di azione pura rispetto a tutti quelli che abbiamo visto finora, Vikings fa un altro passo verso la grandezza. Lo storia non esplode, ma le cariche sono tutte pronte e accese, il campo di battaglia, i personaggi e le relazioni di vario genere che intercorrono si sommano l’uno all’altro. Il risultato è un’esperienza narrativa sempre più interessante e coinvolgente.

Avevamo lasciato Jarl Borg ormai sul trono di Ragnar, dopo aver invaso le sue terre e costretto alla fuga la sua famiglia. La notizia giunge infine al protagonista, che immediatamente si congeda da Horik, che pure grande colpa ha in ciò che è accaduto, e da Athelstan, che sceglie di rimanere nel Wessex. Ciò avviene dopo un rapido, forse troppo inver...