Sempre elevato e stimolante nei suoi riferimenti, Westworld questa settimana si richiama al concetto artistico del trompe l’oeil, ne plasma i simboli alla base e li adatta alla propria storia e alle proprie tematiche. In poche parole, si tratta di ricavare un’illusione prospettica su un dipinto, significa creare profondità dove non ce n’è, convincendo lo spettatore di vedere più di quanto in realtà esiste. Un pittore, che per quanto ci interessa può essere anche uno scienziato o un programmatore, lavora su una tela bianca intessendo stringhe di codice e storie, lavorando sui chiaroscuri, creando un altro tipo di profondità (emotiva, caratteriale). Il gioco della percezione lavora a livello più mentale che visivo. Siamo sempre noi ad essere ingannati, o forse è la serie che riflette su se stessa. Nel momento in cui accetta di utilizzare la mancanza di differenze, ci racconta indirettamente che queste non esistono.

Il riferimento ovviamente è a Bernard, che in conclusio...