Ho visto I Soprano per la prima volta più di dieci anni fa. Ora HBO ha deciso di creare un canale TikTok dedicato alla serie e di caricare tutte le puntate, un po’ alla volta, in una versione condensata in 25 secondi. Nel canale ci sono anche piccole interviste, video degli eventi che hanno celebrato i 25 anni della serie e clip dei “momenti migliori” non tagliate, ma il grosso di ciò che al momento è stato caricato sono le puntate condensate.

Condensate significa non solo riassunte ma anche (ovviamente) rimontate e in certi casi con un sottofondo musicale diverso. Ho visto le puntate facendo binge watching, diversi episodi da 25 secondi alla volta, in certi casi anche una stagione intera in 6 minuti circa e quello che ne è uscito non è proprio la stessa serie. Gli eventi sono più o meno quelli (premesso che in I Soprano gli eventi e l’intreccio non sono la cosa più importante) ma non tutto ha la medesima importanza e nel complesso l’impressione è di averla discussa con qualcun altro, qualcuno che ha notato tutte altre cose rispetto a quelle che avevano colpito me e che ha altri gusti rispetto ai miei. Quel qualcun altro è il montatore, le cui scelte hanno dato a questo riassuntone la sua personalità.

Molti film e molte serie possono essere viste a pezzi su TikTok, decontestualizzate, viste in modi non lineari e attraverso un meccanismo che non è diverso dalle clip di YouTube, solo più rapido, meno organizzato (se possibile) e in grado di acchiappare attraverso la capacità di TikTok di tenere l’utente agganciato al suo flusso. Più raramente sono le case di distribuzione a mettere i loro film divisi a clip (era capitato il 3 ottobre con Mean Girls e c’era una finalità di marketing dietro). In questo caso però quello che ci siamo chiesti è come ne esca I Soprano, una serie fatta più che altro di atteggiamenti, recitazione, piccoli momenti e del flusso della vita di un protagonista all’epoca rivoluzionario, da questa trasposizione. Che serie è?

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“So what, no fucking ziti now?” #TheSopranos #Sopranos25 #HBO #SopranosTok Salute to 25 years of your favorite family. The Sopranos is streaming on @Max.

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Un’altra storia

Innanzitutto nella clip che riassume la prima puntata non si vede Tony avere l’attacco di panico nel giardino di casa sua. Per chi non avesse visto la serie quell’evento è ciò che mette in moto tutta la serie: un boss mafioso ha un malore che non sa definire, scopre che si tratta di un attacco di panico e disperato, senza dirlo a nessuno perché se ne vergogna e per non mostrarsi debole, va da una psichiatra. Tutta la serie sarà la cronaca della sua vita letta sia attraverso gli eventi, che attraverso le sedute con la psicologa, l’analisi della mente e dell’animo di un uomo che fa cose terribili ma ha sentimenti sensibili. Eppure già dalla prima puntata già questa versione di I Soprano non è la stessa che è possibile vedere se la si guarda integralmente.

La stessa cosa capiterà qualche puntata dopo, con un evento particolarmente significativo, quando lo zio Junior finisce a interrompere la relazione con una sua amante e licenziarla (sarebbe la sua segretaria), perché questa ha inavvertitamente rivelato che lui le pratica il cunnilingus. Il problema non è il fatto che i due abbiano una relazione ma, nel mondo di uomini che è il crimine organizzato, il problema è che lui faccia qualcosa per lei, qualcosa che, agli occhi degli altri uomini che cominciano a prenderlo in giro, lo sminuisce. Nella versione TikTok non c’è l’idillio tra i due che poi rende grave e sorprendente il fatto che Junior la estrometta dalla sua vita. Dunque chi non lo sa, da questa versione capisce solo che nel mondo dei Soprano un vero uomo non fa certe cose e che Junior lascia la sua amante, non che è disposto a sacrificare qualcosa che aveva anche un valore sentimentale per lui, per non intaccare la propria virilità di fronte agli altri.

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“That’s my reputation you’re playing with.” #TheSopranos #Sopranos25 #HBO #SopranosTok

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Più in generale è evidente che le clip, come è giusto, si concentrano molto sull’intreccio delle singole puntate, fanno attenzione a mettere in scena, spunto, evento e risoluzione (quando ci sono) e quindi si perdono tutto il contorno. Ogni scena è asciugata alle due o tre battute essenziali e si perdono i rituali italoamericani, i termini tra italiano e inglese, i modi di fare e comportarsi, che sono un altro pezzo enorme del fascino di I Soprano, la possibilità di calarsi in una realtà che non funziona esattamente come il resto del mondo intorno a sé. Forse anche per questo manca totalmente il momento in cui i figli di Tony Soprano giungono all’età in cui prima sospettano e poi capiscono che il padre è un mafioso, mettendo insieme alcuni dettagli e maturando qualcosa che prima di quel momento non avrebbero mai nemmeno immaginato.

Cosa emerge

Più interessante ancora però è capire cosa è che interessa a questa versione, su cosa si concentra. È il mondo di Tony e il suo rapporto con la psichiatra il vero filo conduttore, qualcosa che invece nella serie completa è solo uno dei molti temi, spesso non quello principale. Questa di TikTok è una serie sulle fantasie di Tony, il problema di non far sapere agli altri che frequenta una psicologa e il suo desiderio a un certo punto di possederla. A tratti sembra che sia la psichiatra la protagonista della serie, e che la storia sia quella della loro relazione.

È evidente che la versione riassunta delle puntate di una serie tv riuscirebbe molto meglio con una serie che abbia una forte concentrazione sull’intreccio come Il trono di spade o ancora meglio in una che non abbia molti personaggi come True Detective. Perché l’altro problema è che dovendo scegliere qualcosa che gli utenti possano seguire le puntate sono costrette a tagliare via molti personaggi che a lungo non sono nemmeno menzionati (fino a che non hanno un intreccio loro). È il caso della fidanzata di Chris Moltisanti, che su TikTok si inizia a vedere tardissimo, solo quando l’FBI la contatta, oppure quello della madre di Tony che per le prime stagioni è una spina nel fianco continua e la sua morte è un momento molto complicato. 

Tutto quello che di meglio esce dalla serie vista intera qui non può esserci e che quello che invece esce dalla versione TikTok è semplicemente altro. Anche la puntata in cui Paulie va in Italia ei sentimenti complicati con cui ne esce sono ridotti a bronci ed espressioni rabbia e frustrazione ma non si capisce bene il perché, né si capisce il tipo di esaltazione che lo anima alla partenza. È cancellata la parte di trama che coinvolge l’amico cuoco e proprietario di ristorante, che chiede un aiuto a Tony ma si ritrova poi nelle mani della mafia che spolpa la sua attività commerciale fino a distruggerla. Non è nemmeno chiara la figura della sorella di Tony, terribile flagello.

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“Is everything about everybody really about their mothers?” #TheSopranos #Sopranos25 #HBO #SopranosTok

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Come un adattamento

Sembra di vedere un film tratto da un libro molto grande, in cui tante cose sono compresse, molte sono eliminate e diversi personaggi vengono semplificati. E come per i film tratti dai libri, è chiaro che è stata scelta una storia, dei personaggi e un’unica grande cosa da dire. Questo non significa che non valga la pena di vederlo, vale la pena di vedere una riduzione se questa può dire qualcosa, e in questo caso I Soprano diventa una serie sulla bramosia, sul desiderio e sulla falsità. La maggior parte delle espressioni e delle parti scelte parlano di doppiezza, inganno e comportamenti animaleschi. Tony desidera, mangia, possiede, non uccide (su TikTok non lo si vede mai ma lo si implica) e si arrabbia. C’è molto ospedale e ci sono molte scene madri.

Questo rende il susseguirsi delle clip difficile da interrompere, il taglio è stato fatto seguendo tempi e ritmi di TikTok e quindi funziona, è accattivante e come per i trailer ben montati anche se la trama non è chiara il mood lo è. Paradossalmente inoltre l’intreccio centrale, che nella serie è un filo conduttore spesso poco visibile, su TikTok è molto più chiaro. Sono più evidenti i rapporti con la legge, come per tutta la serie ci sia un’unica grande indagine per incastrare Tony, come lui veda uno a uno i suoi collaboratori e i suoi amici mollarlo. Chi morto, chi arrestato, chi in coma, chi diventa un pentito o un informatore. È una grande scia di tradimenti e persone che mollano Tony. Se nella serie completa emergeva molto come lui fosse un continuo risolutore di problemi altrui, in questa ridotta Tony è la vittima di un mondo che non ha la sua coerenza e non riesce a tenere duro come lui. Molte delle frasi degli altri che vengono selezionate, parlano proprio di questo: della tenacia e della forza necessarie non solo a gestire una famiglia ma anche a farne parte.

Insomma questa è una versione che a un personaggio come Carmela Soprano (la moglie, di cui capiamo solo l’infedeltà) preferisce uno come Ralphie, il casinista arrogante, spaccone, odioso e fastidioso. Non è pensabile nemmeno che l’episodio più celebrato della serie, “Pine Barrens”, in cui Chris e Paulie si perdono in una foresta innevata, possa mantenere i suoi pregi. E più le stagioni avanzano più è chiaro che la serie ha cominciato a rinunciare alla chiusura dei suoi intrecci. Quelle che per le prime 3 o 4 stagioni sono microstorie che ancora si possono seguire, dopo invece diventano solo spunti e quindi, in questa versione riassunta, è tutto meno facile da seguire. E anche il finale riesce male, suona più monco di quanto non sia perché manca quell’ambiguità del montaggio conclusivo. Quello che rimane è solo un’indagine pendente su Tony.

L’unica cosa realmente chiara è che un confronto con la serie è impietoso e soprattutto sbagliato. Se ha un senso un’operazione simile, lo ha solo per chi non ha visto la serie completa e, invece che averne un’infarinatura (non l’avrebbe), su TikTok può vedere un’altra cosa a partire dalle medesime immagini, un montaggio che rimescola tutto e, per quanto non crei nuove trame, fa un lavoro di selezione che è paragonabile alla creazione di qualcosa di nuovo. Certo due persone che dovessero incontrarsi e parlare una della serie lunga e una di quella compressa raramente avrebbero la sensazione di aver visto la stessa cosa.

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