Nonostante siano passati molti anni dalla sua prima comparsa, Resident Evil rimane uno dei franchise più apprezzati dai videogiocatori di tutto il mondo. Merito dell’ottimo lavoro fatto da Capcom, azienda in grado di studiare il passato, per portare il brand verso il futuro. Ne sono una prova anche i due episodi più recenti (Resident Evil 7 e Resident Evil Village), che hanno avuto il coraggio di far vivere al pubblico un’avventura in prima persona. Un’avventura che utilizza inquadrature ben diverse rispetto al passato e che, addirittura, offre una versione VR in grado di mettere alla prova anche i giocatori più impavidi.

Il 24 marzo approda sugli scaffali fisici e digitali il remake di Resident Evil 4 (leggi la recensione), uno dei capitoli più amati di sempre. Per l’occasione abbiamo voluto ragionare insieme a voi su cinque serie TV da recuperare per avvicinarci al mood della serie di videogiochi giapponesi. Abbiamo volutamente evitato le serie televisive tratte proprio dal brand Capcom o quelli più famosi come The Walking Dead, sperando così di farvi scoprire qualche chicca.

Resident Evil Non siamo più vivi

NON SIAMO PIÙ VIVI

Parte del fascino di Resident Evil sta proprio nelle location che il giocatore si troverà a esplorare in lungo e in largo. Cosa potrebbe accadere se un virus zombie si diffondesse in un liceo della Corea del Sud? A rispondere a questa domanda ci pensa Non siamo più vivi, serie del 2022 basata sul webtoon pubblicato su Naver dal titolo Now at Our School e realizzato da Joo Dong-geun.

Lo show è un mix tra teen drama e un vero e proprio horror. Grazie ai movimenti scomposti degli infetti e alla cura posta nel catturare le loro espressioni, Non siamo più vivi è un’esperienza a tratti terrificante. Questo grazie anche a una scrittura molto intelligente, che dosa benissimo i colpi di scena e che riesce a tratteggiare dei personaggi molto complessi, ma raccontati nel modo più diretto possibile. La sceneggiatura, infatti, è molto vicina a quella di un manga, dimostrando la propria origine a fumetti. Al momento sono disponibili i primi 12 episodi, ma Netflix ha già ufficializzato l’arrivo di una seconda stagione nei prossimi mesi.

Resident Evil Ash vs Evil Dead

ASH VS EVIL DEAD

Cambiamo completamente tono. Resident Evil, nonostante tenda a prendersi sempre sul serio, non riesce a nascondere un’anima da B-Movie. Se anche voi amate le battute sopra le righe di Leon Kennedy e di Jill Valentine, allora non dovete assolutamente perdervi Ash vs Evil Dead, serie TV tratta dalla saga de La Casa e vero e proprio sequel della trilogia di Sam Raimi.

Sono passati 30 anni dagli avvenimenti dei primi film e Ash Williams lavora ora come commesso in un supermercato, tentando di sbarcare il lunario e di vivere qualche scappatella amorosa nel weekend. Quando il male torna a camminare sulla Terra, l’impavido guerriero dovrà tornare a massacrare demoni a colpi di fucile e ad affettarli con la sua motosega attaccata al braccio. È impossible non innamorarsi di Ash, un personaggio così sopra le righe da risultare iconico nel giro di pochissime battute. La varietà di infetti/posseduti è poi tale da ricordare proprio le opere Capcom, caratterizzate da un “parco mostri” sempre molto vario e curato. Se amate il sangue e il trash, Ash vs Evil Dead è una serie da non perdere!

Resident Evil The Strain

THE STRAIN

A metà tra un horror e un thriller dai risvolti drammatici, The Strain è una serie che ci mostra un tipo differente di infezione. Il fascino dello show ideato da Guillermo del Toro e Chuck Hogan sta anche nella capacità degli sceneggiatori di fare dei parallelismi tra scienza e mito. In questo caso si tenta di fare chiarezza sul vampirismo, senza però scomodare figure affascinanti come quella di Dracula e preferendo un approccio più medico e meno poetico.

Impossibile non pensare a Resident Evil e, nello specifico, proprio alle Plagas di Resident Evil 4, che infettano e mutano i corpi degli ospiti. Questo tentativo di tradurre le leggende in scienza è stato poi portato in scena anche da Resident Evil Village, dove lupi mannari e vampiri vengono ricondotti agli esperimenti della Umbrella Corporation. Una scelta senza dubbio riuscita e che ci sentiamo di premiare.

Kingdom

KINGDOM

Come abbiamo già avuto modo di ripetere in questo articolo: parte del fascino dei titoli Capcom sta nelle ambientazioni scelte di gioco in gioco. Che sia la villa del primo capitolo, la nave di Resident Evil: Revelations o l’indimenticabile Raccoon City del secondo e terzo episodio, ci troviamo di fronte a location curate in ogni dettaglio. Non bisogna però dimenticare l’importanza degli anni Novanta, periodo nel quale è ambientata la prima parte della saga e che ha dettato il design di tecnologia e luoghi.

Cosa potrebbe accadere, quindi, se spostassimo l’infezione in un altro momento storico? La risposta prova a darcela Kingdom, serie coreana che porta indietro l’orologio della narrazione sino al periodo Joseon medievale della Corea. Una mossa che influenza ogni singolo elemento del racconto e che rende la storia scritta da Kim Eun-hee una vera chicca in grado di conquistare il pubblico di tutto il mondo. Lo show ha anche ricevuto un’altra tornata di episodi e siamo tutt’ora in attesa di capire se Netflix rinnoverà la serie per una terza stagione. Inutile dire che moltissimi appassionati di film/serie sugli zombie sono in trepidante attesa di sapere come la storia possa continuare e, magari, concludersi.

iZombie

iZOMBIE

Concludiamo con un’opera dal mood all’apparenza molto differente da quello di Resident Evil. iZombie è una serie che narra la storia di Olivia Moore, una studentessa che viene infettata da uno zombie durante una festa. Per evitare di trasformarsi del tutto in un mostro senza controllo, la ragazza si fa assumere in un centro di medicina legale, avendo così accesso ai cadaveri. Cadaveri con i quali si nutre e che scatenano in lei una strana sensazione. Olivia riesce infatti ad acquisire memorie e abilità dei defunti e decide di utilizzare questa sua capacità per aiutare l’investigatore Clive Babineaux a risolvere diversi crimini.

Come dicevamo, non è certo il mood di Resident Evil, però l’idea di trattare l’infezione come una sorta di superpotere non è certo cosa poco nota ai fan della saga Capcom. Basti pensare a Rose Winters, la figlia del protagonista degli ultimi due episodi del franchise. Anche in quel caso, come è possibile vedere nel DLC a lei dedicato, la ragazza scopre di poter utilizzare l’infezione in modi davvero bizzarri. Se cercate qualcosa di più leggero, quindi, iZombie potrebbe essere ciò che state cercando.

E voi che cosa ne pensate? Avete prenotato la vostra copia di Resident Evil 4, oppure la saga non ha mai attirato particolarmente? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, venite a scriverci la vostra opinione sulla chat del canale Twitch di BadTasteItalia.

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