A partire dalla settimana stagione, Il Trono di Spade ha iniziato a dividere definitivamente la propria fanbase. Da un lato coloro che hanno continuato ad apprezzare il gioco di intrighi e tradimenti imbastito da David Benioff e da D. B. Weiss. Dall’altro gli estimatori dell’opera originale, che hanno notato un calo di ritmo nei sette episodi che compongono questa penultima stagione.

Come abbiamo avuto più volte occasione di ribadire, House of the Dragon è ormai tra noi. Mancano pochi giorni all’uscita della nuova serie tratta dal libro Fuoco e Sangue di George R. R. Martin, prevista per il 22 agosto su Sky e NOW. Per l’occasione stiamo facendo il rewatch di tutta la trasposizione delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, in modo da arrivare preparati al racconto incentrato sulla casata Targaryen. Da qui la nostra decisione di scrivere questa serie di articoli “Road to”, incentrati sui tre principali motivi per rivedere ogni singola stagione dello show.

Ammettiamo che alla nostra prima visione di questa stagione rimanemmo un po’ perplessi dall’evoluzione di alcune storyline. Durante questo rewatch, avvenuto a poche ore di distanza dalle puntate precedenti, tutto sembra ottenere più coerenza e continuità. Certo, ci sono momenti dove alcuni personaggi si teleportano da una parte all’altra di Westeros, però si tratta di “minuzie” nel bel mezzo di una serie che continua a darci grandi emozioni. Ma andiamo nel dettaglio.

Il Trono di Spade Road to House of the Dragon

NON SOLO TRADIMENTI

In una serie dove intrighi e tradimenti sono all’ordine del giorno, la presenza di alleanze create a fin di bene è sicuramente un evento da festeggiare. Dopo lo scontro che ha visto Jon Snow battere Ramsey Bolton, il “figlio” di Ned Stark ritrova sua sorella Sansa, dando vita a un nord mai così forte. Nel primo episodio (Roccia del Drago) le casate del nord si dichiarano fedeli a Jon e quest’ultimo permette agli Umber e ai Karstark di fare ritorno alle proprie roccaforti, dimostrando di saper perdonare. Nella terza puntata (La giustizia della regina) queste nuove alleanze si fanno ancora più forti quando Jon incontra per la prima volta Daenerys Targaryen.

Inutile dire che nel giro di pochi episodi il rapporto tra il Re del Nord e la Madre dei Draghi si fa sempre più forte, mentre i due lottano insieme per trovare un modo di fermare l’avanzata degli Estranei. Il tutto culmina nella sesta puntata (Oltre la Barriera), quando Daenerys arriva a salvare un gruppo di avventurieri inviati con lo scopo di catturare un non-morto come prova della loro esistenza. La missione riesce, ma questo costa la vita a Viserion, uno dei tre draghi di Dany. Dopotutto anche le alleanze, per quanto formate con fini nobili, possono condurre a terribili conseguenze.

Il Trono di Spade Road to House of the Dragon

GRANDI RIVELAZIONI E COLPI DI SCENA

Con l’avvicinarsi del gran finale, la posta in gioco si fa sempre più grande. Gli autori hanno quindi deciso di premere il piede sull’acceleratore, dando vita a colpi di scena in grado di lasciare a bocca aperta. Il più grande tra tutti è senza dubbio quello narrato nel decimo episodio (Il drago e il lupo), all’interno del quale scopriamo le reali origini di Jon Snow. Jon che, in realtà, non è il figlio bastardo di Ned Stark, ma il legittimo erede del Trono di Spade.

Il figlio di Rhaegar Targaryen: Aegon Targaryen. Una rivelazione che potrebbe cambiare per sempre il destino di Westeros e la storyline di Daenerys, convinta di meritare il proprio posto sul trono. A questo si aggiunge anche la fine di Ditocorto, un personaggio che con il passare del tempo ha dimostrato di essere subdolo e in grado di diffondere astio e caos tra i Sette Regni come nessun’altra persona. La sua morte per mano di Arya Stark è uno dei momenti più alti della stagione, già di per sé piena di colpi di scena.

Se questo tipo di sorprese non fanno per voi perché cercate qualcosa di più epico, ecco che il termine del sesto episodio ha quello che fa per voi. Pochi paragrafi fa vi abbiamo raccontato di quando il Re della Notte uccide Viserion, uno dei tre draghi di Dany. Quello che rende l’evento ancora più terrificante è il fatto che, pochi minuti dopo, l’enorme creatura viene riportata in vita in una magnifica versione zombie. E se non è una scena epica questa, non sappiamo proprio cosa potrebbe esserlo.

Il Trono di Spade Road to House of the Dragon

L’IMPORTANZA DEI TARGARYEN

Come avrete capito, questa settima stagione punta i riflettori verso la casata Targaryen. Lo fa tramite dei flashback sulle più volte citate origini di Jon Snow e anche nel quinto episodio (Forte Orientale), dove Sam indaga a Vecchia Città sul matrimonio di un certo Ragger. Ragger che, poche puntate dopo, si scopre essere Rhaegar Targaryen, fratello maggior di Dany accusato di essere il rapitore di Lyanna Stark.

Tutti questi riferimenti lasciano il sorriso sul volto, soprattutto ora che siamo così vicini a House of the Dragon.

E voi che cosa ne pensate di questa settima stagione? Siete tra coloro che si sono comunque emozionati, oppure avete disprezzato l’evolversi degli eventi? Avreste inserito qualcosa di diverso all’interno di questo “Road to”? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso le pagine social di BadTaste.it.