Era il gennaio del 2017 quando Taboo compariva sul piccolo schermo, nata dalla mente congiunta di Stephen Knight, di Tom Hardy e di suo padre Chips Hardy. Rinnovata ad appena due mesi dal suo esordio, la serie BBC in otto episodi dipingeva un Ottocento sudicio e cupo, in cui agli interessi del singolo si contrapponeva la macchina infernale della corruzione politica. Eroe di questo sordido affresco era James Keziah Delaney, interpretato proprio da Hardy, fresco orfano di padre tornato in Inghilterra dopo anni in Africa.

A cinque anni dall’ultimo episodio andato in onda, della seconda stagione non c’è ancora traccia; in compenso, il primo arco di Taboo approda ora su Netflix dall’11 marzo. La brutalità della storia, la complessità ferina dei personaggi e le atmosfere visceralmente perturbanti potrebbero far storcere il naso a più di uno spettatore; d’altro canto, la pura bellezza inchiostrata della fotografia di Mark Pattene la lirica poesia delle note di Max Richter contribuiscono a creare un prodotto dall’estetica ricercata e accattivante.

La trama

La storia della prima (e unica) stagione di Taboo è incentrata sul già citato James, tornato a Londra dall’Africa a seguito della morte del padre. Il giovane uomo si trova a ereditare non solo gli averi in patria, ma anche un possedimento sulle coste del Canada; proprio sul suddetto appezzamento han messo gli occhi la Compagnia delle Indie Orientali e Sua Maestà in persona. Si apre così uno scontro che, dalle dorate sale dei palazzi del potere, sconfina nei fangosi bassifondi della capitale.

Per resistere agli attacchi dei suoi facoltosi nemici, James è costretto a trovare alleati con cui non è sempre semplice rapportarsi; dall’amata/odiata sorellastra Zilpha (Oona Chaplin) alla vedova del padre, l’attrice Lorna (Jessie Buckley), passando per il godereccio chimico George (Tom Hollander) e per Edgar (Michael Kelly), medico nonché spia. Tuttavia, c’è un nemico che James può affrontare unicamente da solo: il proprio oscuro passato.

taboo

Quale futuro?

Sebbene possa sembrare irrealistico pensare a un ritorno di Taboo a distanza di cinque anni dalla prima stagione, sia Knight che Hardy si sono recentemente pronunciati a tal proposito. Entrambi hanno rilasciato dichiarazioni relative alla serie nel 2021, lasciando intendere che una seconda stagione sia nei piani e che la sceneggiatura degli episodi sia praticamente già ultimata. Se il secondo arco proseguirà le avventure di James e dei suoi amici, questo non è dato saperlo; Hardy ha rivelato di aver anche preso in considerazione un ampio salto temporale, arrivando fino al 1968.

Quel che è certo è che, anche così com’è, la serie (prodotta da Ridley Scott) ha una sua compiutezza narrativa che la rende pienamente godibile. Senza svelare troppo, l’ultimo episodio della prima stagione chiude in qualche modo un cerchio, proiettando i protagonisti verso un futuro incerto e del tutto nuovo. Ed è da quel punto che vorremmo vederli ripartire, invogliati quanto loro a voltare pagina e affrontare l’ignoto.

 

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