Warhammer: End Times - Vermintide
di Fatshark
23 ottobre 2015
Lo squittio è per molti un suono stridulo, inquietante, disturbante. Lo squittio di miglia di Skaven significa solo una cosa: morte. Nel nome del Ratto Cornuto, il loro dio, sciamano sulla città di Ubersreik, insediamento imperiale, alla ricerca di qualcosa, spinti anche loro dal crollo del mondo, dalla Fine dei Tempi, l’evento che culminerà con una immane catastrofe. Warhammer: End Times – Vermintide non poteva trovare quindi ambientazione migliore, si inserisce con coerenza sicuramente suggerita da Games Workshop a Fatshark con intelligenza, collocandosi non in uno dei tanti momenti di crisi del Vecchio Mondo, ma nei suoi ultimi attimi, quando sì, è possibile che un’orda di Skaven prenda il controllo di una città dell’Impero.
Il mondo di Warhammer è anche un mondo di eroi, e cinque sono quelli che all’attacco provano a rispondere, campioni di varie razze e fazioni, ognuno con le proprie abilità. Il cacciatore di streghe Victor Saltzpyre, la maga splenden...
Cinque eroi contro un'orda di Skaven: la recensione di Warhammer: End Times - Vermintide
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