A cura di Raffaele Caporaso

Sarebbe facile e ingannevole asserire che Veloce come il Vento è il film che non ti aspetti, perché un lungometraggio del genere, dal taglio così moderno e di spessore, lo aspettavamo da tempo, un po’ afflitti dal generale grigiume del cinema italiano degli ultimi anni.

Ci aveva già pensato di recente Lo Chiamavano Jeeg Robot ad alzare la virtuale e proverbiale asticella, dimostrando finalmente che è possibile anche nel nostro Paese realizzare film in grado di carpire l’interesse di un pubblico giovane e più specifico, senza svendere la propria identità, ma dimostrando che scegliere una strada più simile al modello americano non è blasfemia, e che “pop” o “mainstream” non sono parolacce che vanno necessariamente a strappar via quel tanto decantato spessore autoriale che tutti chiedono, ma nessuno poi sa davvero bene cos’è.

Veloce come il Vento, film diretto da Matteo Rovere, e con protagonisti il navigato Stefano Accorsi e la giovanissima (e sorprendente) M...