Nel 2005 Tommy Lee Jones debuttava alla regia per il cinema firmando Le tre sepolture. A Cannes, dove fu presentato, vinse il premio di migliore attore e quello per la sceneggiatura (firmata da Guillermo Arriaga). Era un western, ma Arriaga lo aveva impreziosito di una particolare struttura narrativa e di una certa crudezza che per certi versi ne tradiva e rinnovava il genere.

 A distanza di nove anni l’attore del New Mexico torna dietro la macchina da presa. Stavolta la sua ispirazione è un libro, The Homesman di Glendon Swarthout, pubblicato nel 1988, ma ambientato a metà 1800, quando gli Stati Uniti si allargavano ad est e chi abitava nei Territori orientali era considerato un pioniere.

Proprio uno di loro, una donna, è la protagonista di questa storia. Spinta da un’umanità più unica che rara, è lei che si offre di scortare tre malate di mente dal Nebraska all’Iowa che lì troveranno l’ambiente e le cure di c...