I cultori più snob, ci si può scommettere, avranno storto il naso quando venne annunciato Dracula Untold, opera spuria e prequel di una saga, quella del vampiro più famoso del mondo, entrata a far parte della cultura popolare da quasi un secolo. Anche chi scrive, va detto, faceva parte dello stuolo di scettici e, dopo aver virtualmente acceso un cero all’altare di San Stoker, si preparava alla visione dell’ennesimo pastiche pseudo-gotico scritto coi piedi e diretto con altre parti del corpo non adibite alla regia. Quale miglior soddisfazione dell’essere smentiti su una stroncatura che sembrava praticamente già scritta?

Eh già; perché, udite udite, Dracula Untold non solo non è una bufala, ma è addirittura un bel film. Sì, bello per ritmo, bello per intenzione e bello per stile: in tre parole, una scommessa riuscita. A poco o nulla varrebbero gli accostamenti con il romanzo di Bram Stoker; il prequel firmato dall’irlandese Gary Shore ha ben poco a che vedere col ...